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le rivali
Il centrocampista rossoblu ma di proprietà dell'Inter, Diego Laxalt, ha rilasciato un'intervista per La Repubblica in cui si presenta e racconta il suo arrivo in Italia e il suo futuro una volta finito il prestito al Bologna: "Io vengo da Santa Catalina, un quartiere della capitale uruguayana, brava gente ma povera, un posto tranquillo se ti fai i fatti tuoi. Sono capitato in Italia all'improvviso, il tempo per adattarmi è ancora lungo. Certo un inzio così con 8 presenze e 2 gol era difficile prevederlo. Anche se Domenica affronteremo la squadra proprietaria del mio cartellino, io darò il massimo e sarò concentratissimo, altro non mi interessa per ora, poi a fine stagione si vedrà. Quando ho firmato il precontratto per l'Inter ero al settimo cielo e pensavo di giocarmi le mie carte lì, poi è arrivato il Bologna ed ho pensato fosse giusto fare quest'esperienza per trovare più spazio e crescere".
Sul suo ingaggio attuale: "A parte Penarol e Nacional in Uruguay ti pagano tutti solo 1000 euro al mese ed ecco perchè arrivare in Europa è il sogno di tutti. Qui il mio stipendio è basso, mentre nel mio paese sarei ricchissimo. La tentazione di spendere subito c'è stata, ad esempio ho visto in centro un Rolex che mi piaceva ma poi ho pensato che vale dieci volte lo stipendio dei miei genitori e ho rinunciato".
Aspettative e obiettivi: "Voglio migliorare con la palla tra i piedi, la corsa l'ho sempre avuta, ovviamente in campo, perchè nella vita pondero ogni mia scelta. All'Inter cercavo di seguire i consigli di Zanetti, mentre qui seguo queli di Perez".
Sul suo esordio con la maglia rossoblu: "Momento indimenticabile, senzazione indescrivibile, ma non sono troppo contento del risultato di quella partita, dovevamo vincerla visto che eravamo in vantaggio di due gol a 3' dal termine".
Sulla nazionale: "Mi prenoto per i prossimi mondiali, sarebbe una grande gioia per la mia famiglia vedermi indossare la maglia della Celeste".
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