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le rivali
Vigilia caldissima quella attende la sfida di sabato tra Lazio e Torino: all’Olimpico ci si giocano punti importantissimi in ottica Europa League, ma ciò che più sta condizionando i giorni che precedono il match non riguarda affari di campo ma una lite tra due possibili protagonisti dell’incontro: il granata Meggiorini e il laziale Stefano Mauri. Un botta e risposta aperto e chiuso con le accuse e, successivamente, le scuse del numero 69 torinese: in mezzo, la replica di Mauri, a difesa della sua immagine.
Tutto è nato da un messaggio dell’attaccante del Torino, pubblicato sulla propria pagina Facebook, relativo ad un tema pesante, quello del calcioscommesse. Meggiorini ha ripreso, in particolare, le parole rilasciate negli scorsi giorni, alla Gazzetta dello Sport, dall'amico Dalla Bona, ed ha nominato alcuni suoi colleghi coinvolti in passato in questa vicenda. Tra questi, proprio Stefano Mauri, il capitano biancoceleste sul quale Meggiorini si è espresso in questa maniera: "Ecco le colpe della società e non solo delle società, sabato giocherò contro Mauri della Lazio. Arrestato qualche mese fa, ora è di nuovo sui campi da calcio, una vergogna, chi sbaglia deve pagare, per rispetto delle persone che vanno allo stadio".
Così, a queste parole, la risposta di Mauri non si è fatta attendere. Ecco la replica apparsa sul suo sito ufficiale: “In merito alle uscite giornalistiche di questa mattina, la cosa che più mi ferisce e mi disgusta è vedere la mancanza di rispetto da parte di alcuni miei colleghi. Invece di rendersi conto che, "nonostante" l'arresto, tutte le accuse nei miei confronti sono cadute, vengo considerato come un delinquente. Solo io e le persone che mi sono state vicino in questi due anni sanno cosa ho dovuto affrontare. Sono cose che non auguro a nessuno, nemmeno a te...caro Riccardo Meggiorini”.
Insomma, una replica dovuta ad accuse che lo avevano pesantemente offeso: accuse per le quali Meggiorini, nel pomeriggio, si è risentito optando per le scuse: "È doveroso chiudere questa vicenda che ha scatenato reazioni e polemiche e che io, in assoluta buona fede, non avrei mai voluto innescare. Credo che il mio amico Dalla Bona abbia detto cose giuste nella sua intervista a Gazzetta. E io, ripostandola, volevo fargli capire la mia vicinanza. Detto questo, mi scuso pubblicamente per aver allargato la mia indignazione anche a persone che hanno vissuto momenti difficili e che ora giustamente cercano di lasciarli alle spalle. Non sono nessuno per permettermi di giudicare gli altri, ma purtroppo è questo il messaggio che è passato. Mi dispiace molto". Chiuso il caso, sabato si tornerà in campo. E, probabilmente, questa vicenda sarà già dimenticata. I due potranno stringersi la mano e giocarsi l'Europa senza altri pensieri.
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