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le rivali
Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente del NapoliAurelio De Laurentiis è tornato sulle ultime polemiche arbitrali e sulla lotta scudetto: "Non credo che una partita possa indirizzare tutto il campionato. Il punto non è Orsato o un altro, ma la responsabilità che viene attribuita ancora agli arbitri. La Var è uno strumento giusto e innovativo e andrebbe introdotta anche in Europa, ma viene utilizzata male".
Resta un sistema ancora da rodare, cosa cambierebbe? "Nella cabina di regia non possono esserci gli arbitri. La Var deve avvicinarsi quanto più possibile al controllo matematico
delle azioni di gioco e degli episodi dubbi. Finché le valutazioni saranno affidate a persone sospettabili, non ci saranno certezze. Sarebbe opportuno formare tecnici super partes deputati a prendere le decisioni. Agli allenatori bisognerebbe concedere la possibilità, almeno per due volte a ogni partita, di richiedere la Var se hanno dubbi. Collina è contro di noi, ha i suoi interessi, Nicchi parla da politico e difende la casta. I direttori di gara andrebbero considerati liberi professionisti stipendiati dalla Lega e non dalla Federcalcio, al terzo sbaglio dovrebbero restare fuori per tre anni. Il tutto con la supervisione dell’Eca. Siamo un organismo che ogni anno mette a disposizione dell’Uefa 600 calciatori, avremmo pure il diritto di dire la nostra?".
C’è un problema di sudditanza psicologica nei confronti della Juventus?"C’è sempre stata. La società appartiene a una delle famiglie più potenti d’Italia, è normale che sia così. E con Calciopoli non si è andati giù troppo pesante. Ma non è questo il problema. Va rivista la geografia del calcio per non continuare a sottrarre pubblico. Finiremo, tra 10 anni, con i giochi elettronici che avranno superato il calcio nell’interesse della gente".
Scudetto «scippato» al Napoli?"Ma no. Per vincerlo e avere un posto nel paradiso dell’Europa non devi avere infortuni e soprattutto far girare la rosa".
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