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le rivali
Era stato indicato come l’advisor per il mercato di Bee Taechaubol e Nelio Lucas aveva iniziato a lavorare in tandem con Adriano Galliani. Poi dopo gli affari naufragati con il Porto e il Monaco per Jackson Martinez e Kondogbia, la partnership fra l’ad rossonero e il numero uno della Doyen Sports — su indicazione di Berlusconi — si è interrotta. Difficile che riprendano. Il Tribunale di prima istanza di Bruxelles ha respinto infatti la domanda della Doyen Sports e del Seraing United, club belga di seconda divisione, contro la Fifa, la Uefa e la federazione belga per ottenere un’ingiunzione temporanea per sospendere l’attuazione del divieto a livello mondiale sulla proprietà di terze parti (le Tpo). La Fifa ha ribadito in un comunicato la sua fiducia «nella legittimità del divieto delle Tpo, che è indispensabile per preservare l’indipendenza dei club e giocatori e per garantire l’integrità delle gare». Ecco perché è complesso ipotizzare un coinvolgimento di Lucas nel futuro management rossonero: peraltro da settimane, a Milano, si sono perse le sue tracce.
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