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Mihajlovic: “Non rinnego l’Inter ma ora sono felice al Milan. Servirà  serenità …”

Francesco Parrone

Intervenuto in conferenza stampa il tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic, ha parlato dell’importante sfida di domani che vedrà la sua squadra affrontare al Meazza l’ Inter di Roberto Mancini: Sul derby di Milano: “I derby più o...

Intervenuto in conferenza stampa il tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic, ha parlato dell'importante sfida di domani che vedrà la sua squadra affrontare al Meazza l' Inter di Roberto Mancini:

Sul derby di Milano: "I derby più o meno sono uguali, forse quello che cambia è il modo di viverlo. A Roma, per esempio, si parla tantissimo sia prima che dopo, mentre a Milano forse si dimentica più in fretta".

Sul centrocampo: "Noi cerchiamo di lavorare sui nostri principi e guardare poco agli avversari. Bisogna vedere anche loro con che modulo giocano, noi dobbiamo scendere in campo per la nostra partita. Io metterà in campo chi mi dà più garanzie. Per come si allenano, tutti si meritano di giocare, non c'è nessuno che si allena male. Poi ovviamente un allenatore fa le sue scelte in base a come vuole giocare e a come mettere in difficoltà gli avversari".

Su Balotelli: "Il problema non è il peso, ma la massa grassa. Non è il peso che conta, lui deve aumentare la massa muscolare e diminuire quella grassa. Comunque Mario sta bene, si allenando bene".

Ancora sul derby: "E' sempre una partita diversa dalle altre, ma può essere perfetta per sbloccarsi. Giocare un derby è un privilegio per tutti noi, è una partita importante che dobbiamo cercare di giocare con leggerezza".

Sul possibile cambio di modulo: "Io metto i giocatori nel ruolo in cui possono rendono meglio. Montolivo può fare anche la mezzala oltra che regista davanti alla difesa, mentre De Jong può fare l'interno di un centrocampo a due. Per ora non siamo riusciti ancora a lavorare su un modulo diverso, abbiamo grandi attaccanti e dobbiamo cercare di sfruttarli al massimo. Il Milan deve giocare offensivo, non dobbiamo avere paura di attaccare. Anche domani il derby non si vince solo con gli undici titolari, ma anche con chi è in panchina".

Sul presidente: "Io sono responsabile della squadra e sono libero di fare tutto quello che ritengo giusto. Io sono fatto così, se mi hanno preso credo lo abbiamo fatto anche per come gestisco la comunicazione. Non c'è nessun problema con la dirigenza, con il presidente ci siamo parlati e abbiamo avuto un confronto costruttivo".

Sul suo passato nerazzurro: "Io non rinnego il mio passato all'Inter, ma ora il mio presente si chiama Milan e sono felice di essere qui. Non vedo niente di male nei miei saltelli di giovedì".

Sulla difesa: "Uno dei dubbi che ho è sul secondo centrale con Romagnoli".

Sulle parole di Capello: "Mi fanno piacere, è uno dei più grandi allenatori al mondo. Certi complementi fanno piacere, ma sono anche una responsabilità importante".

Su De Jong e Montolivo: "Cambiando sistema di gioco possono giocare insieme".

Sui tifosi: "Domani ci fischieranno tutti perchè giochiamo fuori casa. Ai nostri chiedo solo di continuare a sostenerci come sempre e dare coraggio alla squadra".

Sulle scelte: "Io in base agli allenamenti faccio le mie scelte, tutte le mie decisioni vengono prese per il bene della squadra. Poi non sempre chi scende in campo riesce a dare quello che ha fatto vedere in settimana".

Sul momento della squadra: "Tutti gli allenamenti che facciamo li facciamo con grande intensità e analizziamo i dati sia degli allenamenti che delle partite e stiamo migliorando partita dopo partita. I ragazzi stanno lavorando bene e tutto quello che proviamo in allenamento dobbiamo farlo anche in partita. Non è facile togliersi di dosso anni difficili, dobbiamo essere bravi a superare questo blocco mentale. La partita di domani potrebbe essere quella giusta per sbloccarci".

Sulle prestazioni della squadra: "Sono ottimista perchè è difficile fare peggio rispetto alle prime partite. Avete scritto che alcuni giocatori si sono offesi per le mie parole, ma dicendo così avete offeso loro perchè sono professionisti e le mie parole servono per spronarli. Io dico sempre quello che penso, non sono uno che si accontenta e che cerca scuse per sè e per la sua squadra. Sono tre anni che il Milan non è più il Milan, prima pretenderemo di più da noi e prima torneremo protagonisti. So che ci vuole tempo, nessuno fa miracoli, ma noi dobbiamo moltiplicare le forze e ragionare come se non avessimo tempo, solo così le critiche si trasformeranno in successi".

Su Mancini: "Quando ci sentiamo non parliamo mai di calcio. Loro dicono che siamo noi favoriti e siccome sono loro amico farò di tutto per fargli azzeccare il pronostico. Comunque sono contento di rivederlo, è un mio amico da 20 anni e se sono qui è anche grazie a lui che mi ha permesso di fare il secondo con lui. Sono molto riconoscente nei suoi confronti. Domani saremo avversari per 90 minuti. Mi auguro di vincere e pagare come ho scritto ieri alla Gazzetta, quello dei migranti è un problema serio, io lo so bene. Mi auguro che questa iniziativa possa diventare un'abitudine anche nei prossimi derby".

Sull'Inter: "Ha vinto le prime due partite all'ultimo minuto. Il derby è comunque una partita a sè, nessuna delle due squadre sta giocando come vorrebbe. Sia noi che loro abbiamo cambiato tanto, ma noi dobbiamo pensare come se non avessimo tempo. Sono convinto che se riusciamo a giocare più coraggio possiamo essere dei protagonisti in campionato".

Sul derby: "Vincere il derby dà grande entusiasmo, ma vale sempre tre punti. La prepariamo come tutte le altre partite, sappiamo che sarebbe una grande gioia vincerlo o una brutta cosa se perdiamo, ma siamo solo alla terza giornata e ci sono ancora tante partite. Dobbiamo giocare con serenità, mettendo in campo quello che abbiamo preparato".

Sui tifosi del Milan: "E' una tifoseria esigente, abituata a vincere. Ho detto ai miei giocatori che dobbiamo essere noi a convincere i tifosi a seguirci e sostenerci. Non dobbiamo avere paura di giocare".