00:23 min

le rivali

Mihajlovic: “Per l’Inter sarà come una finale. Icardi? Non so se con me sarebbe capitano”

Francesco Parrone

L'ex nerazzurro lancia qualche frecciatina al capitano dell'Inter Mauro Icardi

Per commentare la sfida tra Inter e Torino, il tecnico granata Sinisa Mihajlovic è intervenuto in conferenza stampa: "Il Torino di oggi è al 50% delle possibilità future. Ventura ha fatto un ottimo lavoro in questi anni, ma quando si prende una squadra nuova e si vuole dare un nuovo gioco e una nuova mentalità, bisogna ripartire da zero, dalle fondamenta. Io ho fatto questo. Sono ripartito dall’intensità negli allenamenti, dalla mentalità vincente, dal pressing e dai principi di gioco. Stiamo lavorando per costruire l’anima e lo spirito del Toro, ma siamo solo al 50% del lavoro che vogliamo fare. Poi dovremo lavorare sul resto dell’edificio Torino. Ad esempio la gestione di certe situazioni in partita: rallentare o accelerare, tenere palla o verticalizzare, misurare le forze perché non si può correre per 38 partite. Dobbiamo rivedere gli errore e crescere. La crescita è fatta anche di errori, i pareggi come quello con la Lazio servono per migliorare. Chi pensa che quello che sta vedendo oggi è il Torino sbaglia, perché noi dobbiamo diventare molto più forti. E lo dico prima di una partita molto difficile come quella con l’Inter. Possiamo anche perdere delle partite, ma deve tutto essere parte di uno sviluppo della squadra. Il 30% dipende dal lavoro sul campo, l’altro 20% dipende da me e dai giocatori che dobbiamo tutti tirare fuori un carattere e una voglia che magari oggi non sappiamo neanche di avere. L’esempio è l’Inter di qualche anno fa che comprava campioni, ma non vinceva. Quando hanno capito che mancava la grinta e la voglia hanno vinto tutto".

 SU ICARDI -"Io non sono mai stato capitano, ma vi assicuro che ero seguito più di chi era capitano. Non so se Icardi in una mia squadra sarebbe mai capitano, ma sono i giocatori a scegliere chi vogliono come leader".

SULL'INTER E LE DIFFICOLTA' -"L'Inter giocherà questa partita come una finale dentro o fuori. Noi dobbiamo approfittare di questo loro momento, ma non dimentichiamoci che anche prima di battere la Juve erano in difficoltà. Hanno un grande attacco. Noi possiamo colpirli, ma non possiamo commettere gli errori fatti col Milan. Non voglio lasciare altri punti a Milano. Saremo aggressivi, ma bisognerà capire come gestire i momenti della partita. Io so cosa può dare e togliere San Siro a una squadra in difficoltà. Noi siamo sulla strada giusta, ma abbiamo ancora tanta strada da fare. Stiamo curando le fondamenta, senza dimenticarci poi i particolari che ti fanno diventare una squadra anche bella, tosta, offensiva come piace a me. Non dobbiamo accontentarci mai, restare umili e applicarci".

"Nessuno si aspettava di vedere l’Inter così indietro. Noi prepariamo sempre la gara per cercare di vincerla, sapendo che gli avversari ci metteranno in difficoltà. Noi andiamo là con coraggio e convinzione sapendo che se giochiamo da Toro possiamo vincere contro chiunque. Abbiamo le carte in regola per poterli battere. Loro hanno una rosa completa e competitiva sia davanti che dietro".

"Abbiamo preso 7 gol sulle palle alte, troppi. Ci stiamo lavorando. L’Inter è la squadra che fa più cross in Serie A, hanno Icardi che è molto bravo per cui dovremo stare molto attenti. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare su questo fondamentale dopo la partita, ma continueremo finché non ci viene la testa come un tamburo".