le rivali

Milan, periodo nero. Kakà  rinviato a giudizio

Lorenzo Roca

Piove sul bagnato in casa Milan. Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio noto come Kakà, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Milano con l’accusa di dichiarazione infedele e dovrà affrontare un processo. L’indagine, didata in...

Piove sul bagnato in casa Milan. Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio noto come Kakà, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Milano con l’accusa di dichiarazione infedele e dovrà affrontare un processo. L’indagine, didata in esclusiva lo scorso novembre dal quotidiano Libero, riguarda il rapporto del giocatore con la Tamid Sport & Marketing, società che rappresenta lo stesso campione brasiliano e che gli avrebbe consentito di pagare un’aliquota più bassa sull’imponibile. Si legge sul quotidiano: «Il processo, dunque, si farà, malgrado il precedente accordo raggiunto dal calciatore con l’agenzia delle entrate, che ha già portato al pagamento di una sanzione di due milioni di euro. Il versante penale, però, è tutta un’altra faccenda. Il legale di Kakà, Daniele Ripamonti spiega: «Non c’è contestazione di frode fiscale, ma solo di irregolarità nella dichiarazione dei redditi. Kakà ha sempre pagato tutte le tasse in Italia, anche quando giocava nel Real Madrid. Peraltro avrebbe potuto legittimamente trasferire i suoi interessi in Spagna, per usufruire di un’aliquota più bassa, cosa che ha scelto di non fare. Ha sempre pagato la differenza tra l’aliquota attribuita alla società e quella che spettava a lui in quanto persona fisica. Insomma: si è sempre comportato come un perfetto cittadino». Legge alla mano (si tratta del decreto legislativo 74/2000, articolo 4), resta il fatto che le norme prevedono anche una pena da uno a tre anni.È chiaro che una decisione del genere rischia di creare un precedente dirompente: non solo per la notorietà del protagonista, quanto per il possibile impatto sulle società che si occupano di gestire i redditi e le dichiarazionidell’entità e del tipo di quelle del brasiliano.Comunque si concluda, l’iter del processo si preannuncia delicato e faticoso per Kakà, la cui immagine rischia di subire contraccolpi in un momento cruciale, a pochi mesi dalle convocazioni per il Mondiale brasiliano. Fuori dal campo, il numero 22 è anche e soprattutto un fenomeno di immagine, che presta corpo e volto a marchi globali tra cui Armani Jeans, Adidas, Guarana.