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Milan, slitta di nuovo la firma con i cinesi: nuova deadline a metà luglio

Ancora incerto il futuro della società rossonera

Daniele Vitiello

Continua a slittare la firma per l'accordo fra Silvio Berlusconi e gli sconosciuti investitori cinesi per la cessione del pacchetto di maggioranza del Milan. Nella confusione più totale, la Gazzetta dello Sport prova a mantenere la calma: "La deadline è stata nuovamente spostata un po’ più avanti. Il 15 luglio per la precisione, intesa come data massima. Possibile quindi che la fumata bianca arrivi nei giorni precedenti, ma non nella data consacrata al raduno, come da progetto iniziale dei compratori. Un rinvio dietro al quale comunque non parrebbero nascondersi cattivi presagi o nuovi cambi di rotta nelle scelte di Berlusconi, che continua a essere segnalato come intenzionato a passare la mano. Ma, semplicemente, qualche giorno extra per gestire le ultime e delicate fasi della trattativa (che resta in esclusiva) più comodamente, e allo stesso tempo dare modo a Silvio di riprendere la piena operatività.

Insomma, una decisione che alla fine fa comodo a tutti e un modo per venirsi incontro, considerando che da fonti vicine al San Raffaele filtra che il presidente rossonero – in fase di riabilitazione motoria e respiratoria –, dovrebbe essere dimesso la prossima settimana. Forse già nei primi giorni. A quel punto, con l’intero faldone «finito» fra le mani, Berlusconi prenderà la decisione definitiva. Va sottolineato che il documento da siglare entro metà luglio non sarebbe un precontratto, ma un contratto vero e proprio, ossia un impegno vincolante con pesanti penali nel caso in cui una delle due parti decidesse di tirarsi indietro prima dell’atto finale, quel closing la cui data ultima è stata fissata per il 30 settembre".

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