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Montella: “MAZZARRI pragmatico, non vorrei offenderlo ma…”

Giovanni Montopoli

Fino a oggi la Fiorentina ha avuto partite difficili, forse questo però è lo scontro più importante. Forse anche per l’Inter:“Questo non lo so, sicuramente è una partita importante per entrambe le squadre per vedere anche a che...

Fino a oggi la Fiorentina ha avuto partite difficili, forse questo però è lo scontro più importante. Forse anche per l'Inter:"Questo non lo so, sicuramente è una partita importante per entrambe le squadre per vedere anche a che punto siamo. Alla vigilia però le partite sono tutte difficili e insidiosi. Certo quella squadra ha qualcosa di più altrimenti non avrebbero il secondo monte ingaggi della A, doppio rispetto al nostro".

Ci hai sorpreso con una serie di scelte, scegliendo anche calciatori che parevano accantonati e giovani che sembravano destinati a essere in naftalina. Ma ora, qual'è la Fiorentina che proporrai domani?"Credo che le considerazioni da fare siano molteplici ma non dobbiamo perdere la vista sui nostri obiettivi e sugli investimenti della società, che dovranno essere anche risorse future oltre che presenti, in termini di plusvalenze per capirci. A me non piace cambiare, ma la squadra ha acquisito un metodo di gioco che va a prescindere dal modulo e qualche accorgimento in più si può fare, perchè le caratteristiche dei giocatori lo permettono".

Come si spiega secondo te questa trasformazione dell'Inter, con giocatori dati quasi per bidoni che ora fanno la differenza?"Credo molto nelle motivazioni dei giocatori, quando hai giocatori di spessore ed un allenatore pragmatico i risultati non potevano che arrivare. Alvarez è un giocatore straordinario, abbiamo provato anche a chiederglielo ma non ce l'hanno dato".

Qual'è il punto di forza delle squadre di Mazzarri? Questa gara sarà una delle sfide tra le due panchine?"E' tecnico un pragmatico, che prepara la partita in tutti i dettagli. Lui si legge la partita prima, pensando anche ai dettagli. Aneddoti? Dopo una partita a Siena in cui subentrai, a fine partita gli dissi che dovevo giocare dall'inizio. Da lì si creò un bel rapporto, andammo a cena e se ne parlò".

Qual'è stata la tua emozione più grande in queste prime 50 panchina con la Fiorentina?"Sarebbe bello festeggiare con una vittoria, ma le statistiche contano fino a un certo punto. La più grande soddisfazione è vedere di essere seguito dai calciatori, ti dà la soddisfazione per andare avanti".

L'Inter è da Scudetto?"Sarebbe facile dire di sì, ma poi si offende Mazzarri magari. I giocatori li ha, alcuni li ha anche fuori, non gioca le coppe. L'ambiente è quello giusto, visto che tra Europa e Italia è la squadra che ha vinto di più negli ultimi dieci anni".

Volevo qualche informazione riguardo Ilicic, che è stato annunciato come uno degli acquisti più importanti e non si è ancora visto:"E' arrivato un problema di tipo pubalgico, sta portando avanti un certo tipo di lavoro. In Nazionale poi si è infortunato e per 7-8 giorni non si è allenato. Le sensazioni sono positive ma metterlo domani sarebbe una forzatura. E' anche vero che quando non sei allenator la prima partita la giochi bene, il problema è quella dopo".

Cuadrado potrebbe recuperare per il Parma?"Vediamo, non si è ancora allenato con la squadra. Spero di portarlo in panchina".

Per domani si aspetta che Rossi continui a fare quanto fatto nelle prime giornate?"Mi auguro che continui così, ma potrebbe anche fare qualcosina in più, è nelle sue corde".

Voleva creare una Fiorentina meno spettacolare e più efficace, pare esserci riuscito. Come?"Con la scelta dei giocatori, ne abbiamo scelti alcuni che ci garantissero più concretezza rispetto alla spettacolarità".

La sfida di domani potrebbe portare la Fiorentina a essere considerata una candidata per le parti alte della classifica?"Noi domani vogliamo e dobbiamo essere competitivi, ma siamo ancora all'inizio".

Pesaola stamattina ha detto che vorrebbe fosse il suo erede:"La cosa mi fa molto piacere, evidentemente è ancora un tifoso viola e ha una simpatia per me".

Quali sono le condizioni di Neto che si è allenato a parte in questi giorni?"Sta bene, è stato un riposo a titolo precauzionale".

Zanetti l'ha definita il migliore allenatore tra i giovani emergenti:"Fa particolarmente piacere quello che ha detto Zanetti, perchè reputo che tra gli sportivi attuali sia un simbolo di lealtà, sacrificio, senso della rinuncia".

Wolski ha giocato da trequartista dietro la prima punta: è quello il suo ruolo?"E' un giocatore di grande talento, ancora da completarsi. In prospettiva può giocare anche da interno".

Sei stato più soddisfatto del polacco o di Joaquin?"Joaquin è un giocatore che ha bisogno di giocare con continuità, è uno di quei giocatori a cui le partite fanno bene. All'inizio non è accaduto ed ha sofferto, perchè è sempre stato abituato a giocare negli ultimi 10-15 anni".