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Montella: ” Ranieri è un esempio e l’Inter fa paura”

Riccardo Fusato

Domani al Massimino di Catania va in scena Catania – Inter, e le curiosità non mancano. Dopo averlo sostituito l’anno scorso alla Roma, per la prima volta Montella ritrova Ranieri come avversario; un’altra curiosità: si...

Domani al Massimino di Catania va in scena Catania - Inter, e le curiosità non mancano. Dopo averlo sostituito l'anno scorso alla Roma, per la prima volta Montella ritrova Ranieri come avversario; un'altra curiosità: si affrontano il più giovane e il più allenatore della serie A.

"L'aeroplanino", si è concesso in un intervista alla Gazzetta dello sport.

Vincenzo, a che punto sta il progetto Catania?

«Siamo in continuo miglioramento, nelle ultime partite si è vista una crescita generale e più convinzione in campo, ma c’è ancora molto da lavorare, ci sono piccoli errori dei singoli che diventano poi grandi ai fini del risultato e questo si deve necessariamente evitare».

Cosa ti viene in mente se parliamo di Inter e delle partite che ci hai giocato contro?

«Sono sempre state delle belle partite, di alta classifica, e quella nerazzurra è la squadra alla quale ho segnato di più, quindi è proprio una squadra simpatica».

In che rapporti è rimasto con Claudio Ranieri?

«Abbiamo avuto modo di sentirci tramite amici comuni, provo profondo rispetto e grande stima per il tecnico nerazzurro e penso di poter dire che sia lo stesso per lui».

Secondo lei, riuscirà a far tornare competitiva l'Inter?

«Ranieri è una persona che merita rispetto, un allenatore da prendere come esempio e soprattutto dotato di grande equilibrio».

Quali sono le squadre favorite pe rlo scudetto?

«Al momento Juve e Napoli. Ma sono convinto che le milanesi siano ancora in tempo a tornare protagoniste».

Da quando ha sostituito Ranieri ha avuto l apossibilità di allenare in Serie A..

«Credo sia stato un caso. Avevo altri programmi, nessuna ambizione di allenare la Roma, almeno in quel momento. Anche nelle ultime settimane, quando i giornali cominciavano a parlare di una mia possibile candidatura, sono rimasto in disparte, non volevo essere quello che voleva prendere a tutti i costi il posto di Ranieri. Poi insieme alla società prendemmo quella decisione, ma solo dopo che lui si era dimesso».

Un privilegio o una responsabilità essere l'allenatore più giovane in serie A?

«Né l’uno né l’altro, direi una coincidenza».

Chi toglierebbe all'Inter in vista della sfida di domani?

«Difficile dirlo perché ci sono tanti giocatori eccezionali nell’Inter. Toglierei Snejder, Stankovic, faccio fatica a elencarli tutti, Pazzini, Milito, l’eterno Zanetti, anche Zarate è un elemento importante».

Chi dovrà temere invece l'Inter?

«Mi auguro Lopez, non so se dall’inizio o in corsa».

C'è un motivo particolare per battere l'Inter e Ranieri?

«Certo, oltre alla priorità dei punti in classifica, vogliamo dare questa soddisfazione dei tifosi di Catania».