Alessandro Renica, ex difensore del Napoli, parla ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno della lotta scudetto e sottolinea una differenza tra il suo Napoli e quello di oggi: “Io sono tranquillo. La rosa è completa, di qualità, riesce a rimediare anche alle defezioni più importanti, come è accaduto per le assenze di Osimhen, Anguissa e recentemente Kvaratskhelia. Noi non avevamo un organico così completo, pagammo i problemi al ginocchio di Bagni e un calo fisico di tutti nel finale di campionato. A quei tempi purtroppo era una costante, lo avemmo anche nella stagione precedente, quella del primo scudetto. C’era poi il Milan fortissimo, che viaggiava ad alta velocità, non vedo in questo campionato un avversario di quel livello. A distanza di 35 anni c’è ancora l’amaro in bocca perché forse quello era lo scudetto più meritato, che paradossalmente non abbiamo vinto. È il bello e il brutto del calcio“.
le rivali
Napoli, l’ex Renica: “Solo piccolo calo contro l’Inter. Spalletti non permetterà…”
Quale può essere l’avversaria più temibile per il Napoli?
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“Fare previsioni espone al rischio di fare brutte figure, ricordatevi cosa si diceva sul possibile presunto calo del Napoli a gennaio. Il Milan solo può avere la forza d’inseguire il Napoli, siamo anche in un campionato disturbato da vicende tristi come quella delle plusvalenze, storie che ci fanno incavolare. Il calcio ha sempre tentato di esprimere dei valori, mi sembra che siano saltati tutti. Ciò comunque non toglie nulla al percorso straordinario del Napoli. I tifosi attendono da tanto tempo e meritano la grande gioia dello scudetto“.
Pensa che ci possa essere il rischio d’abbassare il livello della concentrazione con un vantaggio così ampio?
“Non credo, Spalletti ha sempre tenuto la squadra sul pezzo e non permetterà un calo di tensione, sarebbe assurdo anche perché manca un girone intero che inizia subito domenica sera con una partita tosta contro la Roma. Sono comunque tranquillo perché questa squadra ha avuto solo un piccolo calo contro l’Inter e nel finale poteva portare a casa un pareggio“.
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