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le rivali
Da Gazzetta.it un veloce ritratto del nuovo fenomeno rossonero M'Baye Niang: «Che guidasse senza patente a 17 anni e si sia fatto passare per un altro, non suscita davvero grandi perplessità a Caen. Mbaye Niang infatti non gode di buona reputazione fuori dal campo dove è calcisticamente cresciuto. Anzi, Ouest-France, quotidiano locale da tiratura nazionale, fa parlare un paio di persone che conoscono bene il neo attaccante rossonero. “Mbaye" spiega Laurent Glaize, capo dell’ufficio scouting del Caen "ha sempre preso rischi, come quando è andato a parlare direttamente con l’allenatore della prima squadra a soli 16 anni e mezzo per chiedergli di giocare in Ligue 1. Il suo problema però non è in campo, ma fuori e rischia di coprire tutto il resto”. Sulla stessa linea d’onda Philippe Tranchant, che l’ha formato con la squadra U19 del Caen: “Mbaye è un enigma da un punto di vista mentale ed è stato ceduto per effetto speculativo. Avrebbe dovuto imparare qualche regola prima e giocare magari qui un altro anno da professionista. Il fatto è che si è messo fuori gioco da solo, manifestando un atteggiamento di superiorità del tutto fuori luogo”. Niang, due stagioni fa, dopo un debutto sorprendente con 3 gol in 7 gare, l’anno scorso non è riuscito a confermare le attese (2 reti su 23 gare).
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