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"Al massimo sono altre le critiche che possono essere mosse, una al suo metodo di chiusura e l’altra soprattutto al giocatore. Al metodo di chiusura perché la questione è semplice: l’Atalanta valuta 65 milioni Koopmeiners, e probabilmente arriverebbero a 60, mentre Giuntoli non si è mai discostato dai 45 milioni, anche se forse adesso salirà a 50. Per carità, ognuno fa il suo interesse, ma con questa illusione Giuntoli prima ha perso Calafiori e poi Todibo (di Adeyemi e Sancho è meglio nemmeno parlarne), dunque c’è un confine tra risparmiare e rimanere con un fico secco in mano. Fare leva sulla volontà del giocatore per risparmiare ben 15 milioni è un suicidio. E qui entra in gioco Koopmeiners, lui sì davvero inaccettabile: tutta questa tarantella per non allenarsi non solo non è onorevole, e passi, ma è inqualificabile quando l’Atalanta sta per giocarsi un appuntamento storico che non le ricapiterà mai più. Anche qui: c’è un confine di dignità tra pensare giustamente ai propri interessi, e danneggiare gli altri per farlo, tanto più se gli altri sono quelli che ti hanno cambiato la vita"
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