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le rivali
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Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l'ex Milan e Roma Panucci ha parlato così del big-match dell'Olimpico:
"Mi aspetto una partita bella perché sono squadre che provano a giocare a calcio, quasi sempre ci riescono, e hanno grande qualità in rosa. Una partita da non perdere sotto tutti gli aspetti. Ci divertiremo e vedremo cose molto interessanti".
Un faccia a faccia senza troppi ragionamenti oppure prevarrà la tattica?
"Ci sarà un po’ di tutto. Dentro la qualità di gruppo ci saranno i talenti dei giocatori, e di giocatori di talento ce ne sono parecchi. Due esempi: se dai spazio a Zaniolo, è uno che ti punta e sa far male. Lo stesso vale per Diaz, giusto per fare un paio di nomi. Sono entrambe squadre che fanno un ottimo gioco".
Questo Milan che ha imparato a vincere sporco le piace? Si può considerare un segno di maturità o sta suonando qualche campanello d’allarme?
"Nessun campanello, è segno di maturità e convinzione da parte di una squadra che fa numeri incredibili. Una squadra che magari non dà la sensazione di potersi permettere di staccare l’Inter con un divario così ampio, ma che invece nasconde dentro la sua rosa un’unione e dei valori forse non pienamente visibili da fuori. Una squadra allenata da un tecnico a cui per anni hanno detto bravo e che ora viene definito un grande allenatore. Io sono molto contento perché Pioli è una persona seria e sentirlo definire una grande allenatore mi dà felicità. Lo conosco, è un amico e gli va dato pieno merito. Ma è anche la forza del gruppo che gli sta dando quei punti in più. Io ho vissuto e respirato l’aria di Milanello, so che cosa può portare dei punti in più. È una cosa vera. Il Milan sfrutta la grande forza del gruppo oltre alla qualità di gioco".
Quindi alla domanda se Mourinho è l’allenatore giusto per la Roma, lei risponderà…
"Assolutamente sì. È un professionista serio, sa vincere ed è entrato nel cuore di tutti in poco tempo. E sa anche che sta percorrendo la strada giusta, anche se non è semplice in una piazza come Roma".
Mourinho e Pioli, due allenatori agli antipodi. Incrocio affascinante.
"È la bellezza del lavorare in modi differenti. Josè ha grande personalità, Stefano è più pacato. Josè la vive al cento per cento anche nelle esternazioni, Stefano è più equilibrato. Sono due grandi allenatori e, ripeto, sono contentissimo per come sta andando a Pioli. A Mourinho va anche riconosciuto di aver portato grande interesse per il calcio italiano con la sua presenza".
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