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le rivali
In esclusiva a Milan Channel, durante la trasmissione “Terza Pagina” è intervenuto il vice presidente del Milan, PaoloBerlusconi.
Svolta indonesiana dell'Inter: “Da un lato penso che se le cose si stabilizzassero così, ovvero che la squadra dei cugini continuerà su questi livelli, nel senso che non ha ancora vinto una partita, noi di sponda milanista ne saremo soddisfatti (ride). Parlando seriamente, assistiamo con molto rispetto a questa decisione, so che è una decisione molto sofferta, l'Inter è una creatura di famiglia come lo è il Milan per noi. Se ha deciso di lasciare l'Inter vuol dire che è il segno del cambiamento dei tempi. E' anche una decisione morale, non è morale mettere a repentaglio il gruppo per una squadra di calcio. Gli ultimi avvenimenti fanno capire che si vuole male al calcio, come il fango buttato addosso a Gattuso e Brocchi. Mi auguro che le persone coinvolte senza motivo abbiano la forza morale di lasciare correre e senza preoccuparsi troppo".
Sulla stagione del Milan: “E' stato un anno non di gloria, ma di lotta. Abbiamo raggiunto alcuni risultati positivi, ma il Milan subisce questa situazione di crisi economica e fiscale e quindi dobbiamo accettare che il Milan di oggi non è la squadra che dominava su tutti i campi. Quest'anno ci stiamo rafforzando, quando è tornato Kakà pensavo fosse un ritorno alla Sheva, ovvero all'apice della carriera, invece è la notizia più bella del 2013. Con l'arrivo di Honda e altri giocatori credo che avremo un Milan migliore di quello visto quest'anno”.
Sullo stadio: “E' fondamentale per le risorse di una società. Il nostro è condiviso con l'Inter e già negli anni 90 ha cambiato volto. Poi siamo bravi a farci male da soli in Italia con tutte queste norme che creano difficoltà. Ricordo addirittura che quando si è voluto coprire San Siro ci si è scontrati con quelli che dicevano che la copertura non serviva per la collettività. Oppure le suite di San Siro”.
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