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le rivali
Unis@und Webradio ha intervistato in esclusiva Alfredo Pedullà, noto esperto di mercato e direttore di datasport.it che ai microfoni della nostra redattrice Veronica Giuliano ha parlato anche dei progetti futuri del Milan, di Hamsik, Fabregas e Vucinic. Ecco le sue dichiarazioni:
Hamsik ha dichiarato che il Milan rappresenta un po’ la sua svolta e ha anche aggiunto che per lui al Napoli si è chiuso un ciclo e ha tanta voglia di cambiare. Secondo te quest’affare si potrà concretizzare?
“Mancava solo questo tassello per avviare una trattativa. In assenza di una dichiarazione così importante di Hamsik, io non avrei mai disturbato il Napoli e i suoi tifosi che giustamente si offendono quando qualcuno mette in discussione la presenza dei pilastri anche in vista della prossima stagione. Però questo è un passaggio importante. È un passaggio che covava sotto traccia. Sinceramente da quando si è messo in moto Raiola che è uno degli agenti di Hamsik, non quello ufficiale, sicuramente son cambiate molte cose. È una svolta perché è la prima volta che il giocatore prende una posizione del genere e soprattutto l’apertura al Milan porterà quest’ultima ad andare un po’ a forzare, perché il famoso Mister X, adesso possiamo dirlo ma lo si era già intuito diverse settimane fa, risponde perfettamente all’identikit di Marek Hamsik. Trattenere contro voglia chi fa una dichiarazione di questo tipo sarà davvero un grande problema, perché io parto sempre dal presupposto che la volontà del diretto interessato spesso fa la differenza”.
Sempre per quanto riguarda il Milan, un altro nome che si è fatto è quello di Fabregas però sembra un affare più complicato perché ci vogliono un bel po’ di milioni. Sembra che ci sia un’offerta pronta ma dietro il talento spagnolo c’è anche l’interesse del Barcellona. Può essere l’uomo giusto per il Milan a centrocampo al di là di Hamsik e dopo soprattutto la partenza di Pirlo?
“L’Arsenal chiede 50 milioni di euro. Io credo che intorno ai 42-43 possa andar via. Ci sono due discorsi rapidissimi da fare. Uno che Fabregas sarebbe il perfetto vice Pirlo e secondo che se Fabregas dovesse lasciare l’Arsenal credo, almeno in base a quello che mi dicono dalla Spagna, che il suo sogno di sempre sia quello di tornare al Barcellona dove cerca di rientrare da almeno un anno a questa parte. Penso che anche qui faccia la differenza la volontà. Se Fabregas vuole tornare a casa penso che il Barcellona sia favorito, fermo restando che comunque se il Milan mettesse a segno il colpo Hamsik sarebbe un colpo che alzerebbe in modo esponenziale il tasso qualitativo della squadra e si potrebbero concentrare sull’extracomunitario. Dobbiamo stare attenti perché nel consiglio federale del 5 Luglio probabilmente passerà la norma che consentirà di ripristinare la vecchia regola, cioè quella di poter tesserare due extracomunitari. Si sa bene che il Milan sta seguendo Ganso da almeno un anno e ce l’ha in pugno. Sta seguendo soprattutto un esterno del ‘91 molto forte che è Danilo. E sinceramente tra Danilo e Jonathan, che sarà l’acquisto dell’Inter, non c’è paragone nel senso che Danilo è molto più forte e molto di prospettiva, non a caso se tu prendi Jonathan per cinque milioni abbondanti e il Santos valuta Danilo non meno di 10-11 milioni, questo fa anche la differenza nelle valutazioni tecniche”.
Capitolo Vucinic. Com’è la situazione?
“Vucinic ha il mal di pancia, visto che si usa dire così di questi tempi. Lui a Roma non si sente amato, non si sente coccolato e da almeno un anno a questa parte ha memorizzato questa cosa. Avrebbe voluto forzare già a Gennaio per andar via, non l’ha fatto con grande professionalità. Sa di avere dietro la Juve più che gli inglesi, perché lui vorrebbe comunque rimanere in Italia e questo è un discorso che, come ha sintetizzato bene Sabatini, se tra 10-15 giorni la Roma dovesse memorizzare che Vucinic è irremovibile sotto questo punto di vista e vuole andar via partirà una trattativa. Io credo che sia questa la strada maggiormente percorribile, perché di solito i cicli finiscono e quando un calciatore come Vucinic non riesce a rendere al massimo proprio perché non sente l’affetto della gente, è possibile che si vada ad una svolta”.
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