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Perotti: “Inter? Non ho mai rimpianti. Loro rivali credibili. Se ci battono…”

A due giorni dalla sfida tra Roma e Inter, due giocatori giallorossi sono stati ospiti del Roma Store del Centro Commerciale di Roma Est: si tratta di Diego Perotti e Ervin Zukanovic. A margine dell’evento, entrambi hanno rilasciato alcune...

Dario Di Noi

A due giorni dalla sfida tra Roma e Inter, due giocatori giallorossi sono stati ospiti del Roma Store del Centro Commerciale di Roma Est: si tratta di Diego Perotti e Ervin Zukanovic. A margine dell’evento, entrambi hanno rilasciato alcune dichiarazioni agli organi di stampa.

Queste le parole di Diego Perotti: "Dopo 8 vittorie adesso qual è l’obiettivo della Roma? Adesso abbiamo l’Inter, una sfida bellissima e, se andassimo a 8 punti da loro, il terzo posto sarebbe più vicino. Sappiamo che non sarà facile ma stiamo giocando bene, stiamo facendo tanti gol e vogliamo continuare così. Il KO della Juve può avere ripercussioni in campionato? Si vedrà. La Juve è una squadra fortissima e non credo che questo possa comportare qualche cosa. Noi cercheremo di fare il possibile, se loro perderanno punti cercheremo di avvicinarci. Inter rivale credibile per la corsa CL? Sicuramente, sono una delle squadre più forti d’Italia. Se vincono sabato vanno a soli due punti, quindi hanno le loro possibilità. Per questo noi dobbiamo vincere per forza e dobbiamo continuare a fare le stesse partite. Dobbiamo fare altri punti. Quale giocatore nerazzurro tempo di più? Non so se Icardi gioca, Palacio è squalificato. Loro sono grandi giocatori. Perisic ora si è portato ad alti livelli, hanno grandi giocatori in tutti i reparti, sarà difficile. Rimpianti per non essere andato all’Inter in estate? No no, io non ho mai rimpianti nella vita. Sono contento di essere arrivato alla Roma, mi hanno fatto giocare fin dal primo momento e sono felice di essere qua. Il mio rendimento? Quando un giocatore arriva in una squadra, il fatto che lo facciano giocare fin da subito dà tanta fiducia. Mi hanno fatto sentire da subito come uno in più di loro, non come uno appena arrivato da fuori. Questo per me è stato importantissimo. Poi mi hanno fatto giocare tutte le partite, per un giocatore conta più di tutto".

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