Nella conferenza stampa che precede la gara del suo Milancontro la Roma di Mourinho, Stefano Pioli ha risposto alle domande dei giornalisti. Queste le sue parole rispetto al prossimo impegno del suo Milan e sul rendimento dei suoi giocatori:
le rivali
Pioli: “Se comincia la rincorsa all’Inter? Parte obiettivo di fare più punti di un anno fa”
L'allenatore rossonero ha parlato alla vigilia della sfida contro la Roma nella consueta conferenza stampa di Milanello
-Qual è ora il progetto del Milan?
Il nostro progetto è avere tutti gli uomini a disposizione. La sosta ci ha aiutato in questa situazione, sicuro. Avevamo bisogno di riposo e anche di lavorare bene, con volume e intensità. Abbiamo fatto bene entrambi le cose. Abbiamo recuperato diversi giocatori, che non possono essere al 100%, ma saranno presto in condizione.
-Domanda più concettuale: come si fa ad allenare in questa situazione con il Covid? La condiziona molto?
Non è una situazione normale, chiaro. Ma non lo è per nessuno, non solo nel calcio, ma anche per tutti i cittadini. I contagi stanno risalendo. Quando si parla della salute è chiaro che è il primo obiettivo quello di preservarla, stiamo rispettando tutti i protocolli. Situazioni anomale ci sono. Degli imprevisti però possono verificarsi lo stesso, per questo tutti devono alzare il livello dell'attenzione in questo momento, perché tutti dobbiamo essere disponibili e pronti per giocare. Può succedere che qualcuno non abbia la possibilità di giocare.
-Parte da domani la rincorsa all'Inter?
"Parte da domani l'obiettivo di cercare di vincere più partite possibili e fare tanti punti. Noi vogliamo vincere ogni singola partita e fare più punti dell'anno scorso. Quindi dobbiamo fare un girone di ritorno a forte velocità. Sarebbe molto importante cominciare già bene, da domani.
-Come stanno i recuperati, Leao e Rebic?
Credo che nessuno di quelli che rientra domani ha i 90' nelle gambe, né Leao, né Calabria, né Rebic. Però sono ragazzi che stanno meglio, avranno bisogno anche di giocare per migliorare la loro condizione, mi auguro che questo arrivi presto.
-Dici di voler partire forte. Quanto è importante non fallire l'approccio alle prossime gare. Ti aspetti risposta immediata dai tuoi?
Di quello che dicono fuori da Milanello mi interessa poco. Vedo giocatori che hanno convinzione e consapevolezza. Sappiamo qual è il nostro obiettivo. Il nostro percorso è cominciato da due anni fa, vincere sarebbe un'impresa straordinaria. Ma ci dobbiamo credere e dimostrare di essere forti in ogni partita. Mantenere equilibrio. La pressione ce la siamo creata, l'abbiamo voluta, siamo ambiziosi. Dobbiamo fare più punti del girone di andata, questo è l'obiettivo del girone di ritorno. Dobbiamo cercare di migliorare ancora il nostro bottino. I conti poi si fanno alla fine.
-Ricomincia il campionato ma anche il mercato di riparazione. Cosa serve al Milan?
Le idee sono chiare e condivise. L'infortunio di Kjaer ci costringe ad avere un occhio di riguardo sul reparto difensivo. Quello è il nostro obiettivo. Non ho fatto altre richieste per questo, perché credo che la squadra sia completa così.
-Da chi, tra i suoi giocatori, si aspetta di più in questo girone di ritorno?
Ho grandissima fiducia nei miei giocatori, riconosco tante qualità nelle loro caratteristiche e mi aspetto tanto da tutti. Abbiamo un progetto importante, abbiamo un percorso davanti che ci deve vedere protagonisti, come nel 2021. Da tutti loro ci si aspetta atteggiamenti, qualità e attenzione ai livelli massimi.
-Hanno giocato 15 gare a testa: vedremo di più Ibra e Giroud insieme? Da cosa dipenderanno le scelte? E che bilancio fai del lavoro di Oliver?
Le mie scelte dipenderanno dalle loro condizioni. Quando la condizione è simile dipende dalle capacità tecniche e dalla capacità di adattamento ad ogni singola partita. Il fatto che abbiano giocato quasi gli stessi minuti è perché entrambi hanno avuto qualche problema. Giroud era partito bene, poi ha avuto qualche problema, la positività, la schiena, la caviglia. Infortuni che gli hanno tolto un po' di ritmo e condizione ma ora sta meglio e mi aspetto molto da lui. È un giocatore intelligente che ha fatto bene e può fare anche di più. Le due punte sono una soluzione che abbiamo già usato, vedremo di partita in partita. E dalle situazioni tattiche in ogni gara che affrontiamo.
-Marchionne dice: "Se siamo prevedibili ci fanno fuori in tre secondi". Hai studiato qualcosa o c'è la necessita di cambiare qualcosa rispetto al passato?
Molti si soffermano sulle nostre posizioni statiche iniziali, ma abbiamo un sistema di gioco non prevedibile per gli avversari. In continuo mutamento e cambiamento di posizioni. Spesso cambiamo le posizioni in fase di finalizzazione e la fase di costruzione. Trovo nella squadra grande partecipazione e condivisione: continueremo così. Siamo pronti anche per cambiare qualcosa quando avremo situazioni e giocatori adatti.
(Fonte: Skysport)
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