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Qui Bologna: Seduta odierna a porte chiuse, Pioli con il dubbio trequartista

Mancano tre giorni a Inter–Bologna, l’incontro che riporterà i rossoblù in campo dopo la sosta forzata a causa del maltempo. Pioli continua a credere nella squadra che ha plasmato in queste settimane e difficilmente ci saranno sorprese....

Francesco Parrone

Mancano tre giorni a Inter-Bologna, l’incontro che riporterà i rossoblù in campo dopo la sosta forzata a causa del maltempo. Pioli continua a credere nella squadra che ha plasmato in queste settimane e difficilmente ci saranno sorprese. Ha inserito due trequartisti e una punta anche nell’allenamento odierno e bisognerà capire soltanto se dietro a Di Vaio e accanto a Ramirez si preferirà la fantasia di Diamanti, che anche solo mentalmente potrebbe richiedere all’Inter più impegno in fase difensiva, oppure un giocatore come Taider o Kone, capace di svolgere anche un compito di copertura. La squadra, dunque, anche dopo l’ennesima seduta allo stadio Dall’Ara a porte chiuse, non dovrebbe cambiare fisionomia.Anche perché molto dell’incontro dipenderà dalla squadra di Ranieri. Se sarà l’Inter solita, con molto confusione in testa, con poco gioco di squadra e molti tentativi lasciati alla fantasia dei singoli, è chiaro che la squadra rossoblù potrebbe imitare le buone prestazioni di Lecce, Roma e Novara. Se, diversamente, Pazzini, Milito e Sneijder, al di là del modulo, che spesso nasconde deficienze tecniche e fisiche, giocheranno come sanno fare, magari volendo zittire i tanti tifosi di uno stadio che già ora si sa che non sarà festoso con i nerazzurri, saranno dolori.Il Bologna può contare sulla propria solidità difensiva, con una difesa bunker, che nelle ultime cinque partite l’ha fatta diventare la nona difesa del campionato. D’altra parte bisogna rilevare che l’attacco è decisamente abulico, risultando il penultimo della massima serie. C’è tempo per rimediare, anche perché è giusto, dovendo ridare fiducia all’ambiente, partire dal reparto arretrato, ma i tifosi si aspettano di più da un reparto che a inizio stagione sembrava dovesse fare da traino a tutta la squadra ed invece, in alcuni dei propri protagonisti, ha deluso le attese almeno in fase realizzativa. Certo cominciare da Milano ad invertire la tendenza non sarà il compito più agevole, ma è nelle partite più difficili che si vede la capacità di soffrire.