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Qui Milan, Allegri: “Derby con grande tensione, l’Inter vincendo può rientrare per lo scudetto”

Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico rossonero Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida contro l’Inter: “Credo che l’Inter dopo il cambio tra Gasperini e Ranieri abbia cambiato sistema di...

Francesco Parrone

Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico rossonero Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida contro l'Inter: "Credo che l'Inter dopo il cambio tra Gasperini e Ranieri abbia cambiato sistema di gioco, loro stanno in un ottimo momento, hanno trovato l'equilibrio, subiscono poco, domani credo che abbiano a disposizione tutti i giocatori della rosa. Credo che domani troveremo un Inter in ottimo stato di forma e difficile da affrontare. E' un derby, ci sarà grande tensione, ci dovrà essere grande concentrazione, bisogna essere consapevoli dell'importanza di questa partita, anche se è il derby di andata, mancano ancora 20 partite e siamo lontani dal finale di Campionato. La distanza tra noi e loro sono 8 punti e quindi domani bisogna uscire dal campo con un risultato positivo. Uscire con un risultato positivo a nostro favore, sicuramente diminuirebbe per l'Inter la possibilità di rientrare nella lotta scudetto. Il derby è sempre una partita a sè, domani va giocato nel migliore dei modi, sapendo che è una partita importante del Campionato, che può deciderlo soprattutto per l'Inter, che se centra un risultato positivo può rientare nella lotta scudetto, anche se poi nel calcio può succede di tutto.

In questa settimana la squadra ha proseguito il lavoro come sempre, visto anche che è l'ultima settimana che abbiamo fino al 20 febbraio, perchè poi avremo sempre, passaggio del turno di Coppa Italia permettendo, una partita ogni 3 giorni.La squadra è rimasta serena e tranquilla, è normale che in questo mese ci siano vicende di mercato, la squadra è abituata a questo. Alla fine tutto si è risolto per il meglio: Pato resta, tutti siamo felici, nessuno ha mai detto di non volere Pato, o che io volevo cedere Pato, era solo in corso un'operazione di mercato per andare a rimpiazzare Cassano, che tra l'altro ieri sera ha passato la visita e forse l'avremo a disposizione nel finale di campionato.

Con Pato e con tutti gli altri credo di avere un rapporto di rispetto umano e professionale e quindi quando sono venute fuori tutte queste voci sono caduto dalle nuvole anche perché io verso Pato non ho nessun tipo di problema. Pato ha 22 anni, ha trascorso un anno e mezzo saltando molte partite per gli infortuni, è normale che abbia bisogno di tempo per trovare la forma fisica e mentale per giocare. Quando è stato bene, ha sempre giocato da titolare. E' normale che possa stare in panchina ogni tanto, come lo è stato Robinho e tanti altri, perché giocare 50 partite di fila è difficile, quasi impossibile. Pato è un campione, un giocatore che per le potenzialità che ha, può fare e deve fare molto meglio. Non è vero che io abbia qualcosa con Pato. Nessuno ha mai messo in dubbio le sue qualità, la sua maggiore qualità è quella di fare gol e  i gol li ha sempre fatti, mantenendo una media molto alta. A Bergamo ha fatto una buona prestazione, ha procurato il rigore, ha preso un palo di testa.

Emozione per il prolungamento del contratto c'è stata. Ma non c'è mai stato un problema, era solo necessario trovare il tempo e i modi per farlo. Il prolungamento del contratto non è stato accelerato dalla vcenda Pato. Con Adriano Galliani ne avevamo parlato dopo Cagliari, era solo questione di trovare il tempo. Sono felice che il Presidente Berlusconi e Galliani mi abbiano riconfermato per poter continuare un lavoro che abbiamo iniziato un anno e mezzo fa. La società mi ha messo a disposizione una rosa importante, facendo arrivare tanti giocatori e andando piano piano a cambiare la squadra. Il lavoro fatto dalla società è un lavoro importante, perché la squadra a livello di età si è molto ringiovanita, la partita di domani è un buon crocevia. Credo che ci siano i presupposti per proseguire al meglio il lavoro.

Abbiamo fatto cambiamenti in base alle caratteristiche dei calciatori. Molto merito ce l'hanno gli "anziani", il gruppo storico, perché per uno nuovo non è facile entrare nelle dinamiche di Milanello e di una società così importante. Gli "anziani" hanno dato una mano significativa per il loro inserimento.

Tra oggi e domani scioglierò le ultime riserve sulla mezz'ala destra. Comunque Boateng a Bergamo l'ha fatta bene, mi è piaciuto molto. Emanuelson può essere una soluzione, come può esserlo giocare con i tre davanti.

Se avessi percepito che Pato dovesse andare via o non fosse nelle condizioni mentali di giocare, a Bergamo non l'avrei fatto giocare, per me Pato era, è ed è rimasto sempre un giocatore del Milan, Tevez doveva rimpiazzare Cassano. Pato si è sempre allenato bene, nello stesso modo con massimo impegno e professionalità, anche in questi ultimi giorni e tutte le volte che l'ho avuto a disposizione. Non vedo nessuna novità negli allenamenti di Pato, sono soddisfatto di quello che fa in allenamento.

Credo che alla vigilia di un derby, parlare di un mediano da trovare sul mercato abbia poco valore, con la società ne parleremo la prossima settimana, anche perché ora siamo rivolti alla partita di domani.

Credo che per dare la carica giusta alla squadra non ci sia da trovare nessuna chiave alla vigilia di un derby, i ragazzi hanno tranquillamente lavorato sia a livello fisico sia mentale. Quando c'è il mercato d'agosto ogni giorno un giocatore viene dato in partenza o in arrivo. E' normale che sia stata una settimana importante in cui si è parlato di due cose: Pato e l'allenatore. Pato è rimasto e il mio contratto è stato prolungato, non ci sono più problemi.

All'inizio abbiamo avuto un po' di problemi, parecchi infortunati e poi in questi 6 mesi sono successe cose che nella storia del Milan non si sono mai verificate, come il problema a Cassano e a Gattuso oltre agli infortuni di Flamini e Yepes. Nel momento di difficoltà la squadra ha dimostrato quali qualità tecniche, ha tirato fuori la grinta e si è ripresa la testa del campionato, è ovvio che quando giochi con squadre di alta classifica è più difficile.

Ora pensiamo a quest'anno, pensiamo a bissare il campionato e a fare molto meglio in Champions. Abbiamo negli ottavi l'Arsenal, partita decisiva per il proseguo della Champions.

Io sono solo un allenatore che fa delle scelte come tutti gli allenatori, che insieme alla Società fa valutazioni e prende le decisioni e abbiamo preso delle decisioni".