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Rabiot: “Mano? Mah…. qui calcio è religione. Inter? La verità è che…”

Alessandro Cosattini

Il mani decisivo per l'esito del derby d'Italia e non soltanto: Adrien Rabiot si è raccontato a Tuttosport. E ha parlato anche di Inter

Adrien Rabiot torna sul discusso episodio del derby d'Italia di domenica sera e non soltanto. Ecco le dichiarazioni del centrocampista della Juventus nell'intervista rilasciata a Tuttosport:

-15 - "Senza i 15 punti è sicuro che riusciremmo a centrare la qualificazione per la competizione internazionale più importante. Ma sinceramente, per come stiamo andando in questa seconda parte della stagione, e tenendo conto della forza di questo gruppo, io dico che potremmo qualificarci anche se dovesse restare la penalizzazione. Io ci credo, per me noi adesso siamo secondi perché quello che dice il campo e la squadra ha la forza per mettere pressione a chi è davanti. Se poi dovessimo vincere l’Europa League allora la qualificazione sarebbe automatica come si sa".

INTER - "Se devo dire la verità, l’impressione che ho ricavato domenica è di una squadra meno forte di quella che abbiamo sfidato all’andata a Torino. Mi è sembrata meno forte anche di quella dell’anno scorso e di due stagioni fa. Ho avuto la sensazione che loro provassero meno sicurezza. Del resto in questo campionato hanno perso molte partite".

PRESUNTO TOCCO DI MANO - "Questo maremoto mediatico in Francia? Direi proprio di no... In Italia ho capito che è sempre così, quando c’è qualcosa che può far discutere, se ne parla tanto e per tanto tempo. Da noi invece un po’ meno, ma lo capisco perché in Italia il calcio è vissuto quasi come una religione e quindi rappresenta una parte molto importante per la vita delle persone che lo seguono e sono tifosi. Per cui posso comprendere il motivo per cui da voi si parla così a lungo di tutto ciò che avviene sul terreno di gioco".

EUROPA LEAGUE - "Siamo concentrati su tutti i fronti e chiaramente questo trofeo è qualcosa che proveremo a conquistare".

COPPA ITALIA - "Beh, se guardiamo cosa ha detto il campo in questa stagione, allora ecco che dobbiamo evidenziare la nostra vittoria a Torino e poi quella recente a casa loro. Quindi dal punto di vista puramente psicologico, questo può rappresentare un piccolo vantaggio. Comunque se prendiamo la nostra rosa e la loro, vediamo che i valori sono abbastanza simili".