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Ravanelli: “Aiutini alla Juve? Lo dicono i falliti. Tutta Italia li applauda perché…”

L'ex bianconero è convinto che il tricolore sia stato vinto senza il contributo degli arbitri

Daniele Mari

Fabrizio Ravanelli, intervistato da Tuttosport, ha commentato il quinto scudetto consecutivo vinto dalla Juventus, respingendo gli attacchi sugli aiuti arbitrali ricevuti dalla squadra bianconera:

Juve campione d’Italia per la quinta volta consecutiva, eppure, caro Ravanelli c’è chi continua a parlare di aiutini e cose di questo tipo... 

«Se lo dicono i tifosi posso anche sorridrci su ma se lo affermano gli addetti ai lavori consiglio loro di cambiare mestiere. Se lo dicono giocatori e dirigenti mancano di rispetto a chi costruisce i suoi successi con sudore e lavoro. Ma come si fa a pensare ad una cosa del genere? Massimiliano Allegri e i suoi giocatori hanno fatto un capolavoro, nessuna squadra al mondo avrebbe fatto tanto. La verità è che sono forti, fortissimi e per tutti gli altri non vedo spiragli futuri. Questa Juve è troppo forte per le altre formazioni del campionato italiano. Scende in campo e dà subito l’impressione di poter vincere. Non vedo come si possa fermare». 

In che senso, scusi? 

«Se i dirigenti confermeranno Pogba e i migliori, rinforzando la rosa con un paio di giovani di valori, la Juve continuerà a vincere per altre quattro o cinque stagioni senza problemi. E magari anche la Champions, perchè no. Non si può mettere in discussione una squadra e un gruppo del genere. Ma vi rendete conto che all’inizio di stagione avevano undici punti di svantaggio dalla prima in classifica e oggi ne hanno dodici sui secondi? Tutta l’Italia calcistica dovrebbe applaudire i campioni d’Italia, altro che trovare stupide scuse. Chi pensa agli aiutini è perchè ha fallito con la propria squadra. Ripeto: posso capire i tifosi ma non chi lavora dentro il nostro mondo». 

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