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"È un’inchiesta destinata a far tremare tutto il mondo del calcio quella avviata dalla Procura di Torino sulle plusvalenze da calciomercato realizzate dalla Juventus: su 322 milioni contabilizzati negli ultimi tre anni, 282 arrivano da operazioni sotto la lente della Guardia di Finanza". Apre così l'articolo di Repubblica in merito all'inchiesta della Guardia di Finanza nei confronti della Juventus. Il quotidiano, poi, illustra nel dettaglio la situazione: "Al vaglio dei pm anche le prestazioni di alcuni procuratori sportivi, per il sospetto che siano stati confezionati mandati fittizi per alcune trattative: dalle telefonate i pagamenti sembrerebbero non corrispondere alle operazioni concluse. L’inchiesta della Procura, per falso in bilancio, false comunicazioni sociali e false fatturazioni è nata a maggio da articoli di giornale, e riguarda in gran parte le «operazioni a specchio», ovvero gli scambi di calciatori, e le cessioni di giovani dell’Under 23, la seconda squadra della Juventus che gioca in Serie C", spiega il quotidiano.
L'indagine non riguarderà solo la Juventus ma anche i club che hanno concluso operazioni sospette con i bianconeri. "Tre mesi di intercettazioni nel periodo chiave del mercato hanno portato gli investigatori a ritenere che alla Juventus spa sia stato messo in atto un vero e proprio «sistema» per far quadrare i conti, correggere le perdite e truccare i bilanci negli esercizi dal 2019 al 2021. Un sistema che per gli inquirenti porta una firma precisa, quella di Fabio Paratici, ora al Tottenham, che fino a maggio scorso ricopriva il ruolo di dirigente «con responsabilità strategica»: chief football officer prima e managing director della Juventus", spiega Repubblica.
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