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le rivali
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All'indomani della sconfitta per 3-0 contro il Milan, in casa Juventus è tempo di riflessioni. La Repubblica analizza la sconfitta dell'Allianz Stadium:
"John Elkann ha fatto bene a venire allo Stadium per guardarsi la partita a fianco di suo cugino, così si sarà reso conto di persona in quale stato sia la Juventus dopo tre anni di politiche societarie sbagliate e di progetti tecnici accartocciati uno dopo l’altro. Farà la stessa fine anche Pirlo: da predestinato a precestinato. Il Milan non solo ha vinto, ha addirittura imperversato: è vero che in Superlega questa partita sarebbe stata da bassifondi, ma a questi più modesti livelli i rossoneri sono stati superiori in tutto, a cominciare dall’allenatore. Pirlo, inebetito dalla prestazione della squadra, non l’ha nemmeno scossa con i cambi".
Il quotidiano aggiunge: "La Juve già era floscia prima, figurarsi dopo. Il suo gioco è è basato sulla prevedibilità e sulla banalità, a maggior ragione quando nessuno di quelli che potrebbe combinare qualcosa (lo schema della Juve è: palla a qualcuno sperando che combini qualcosa) ha in animo di farlo, perché manca voglia, perché manca forma, perché manca forza o perché hanno un altrove in testa, a partire da Ronaldo".
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