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le rivali
La Procura di Milano punta i riflettori su Yonghong Li. L'uomo d'affari cinese, ormai ex proprietario del Milan, ha lasciato il club rossonero destando una serie di dubbi sul suo conto mai chiariti. Questo l'aggiornamento proposto dall'edizione online del Corriere della Sera: "Yonghong Li, l’uomo d’affari cinese proprietario del Milan nell’ultimo anno e fino a dieci giorni fa, è indagato dalla Procura di Milano per l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali. L’inchiesta sul Milan, tante volte adombrata negli ultimi tre anni da proiezioni giornalistiche che periodicamente la accreditavano aleggiare su Silvio Berlusconi - prima nel 2015 all’epoca della telenovela del thailandese Mr. Bee Taechaubol a latere dell’arresto di fiscalisti italosvizzeri della Tax & Finance di Lugano, e poi alla vigilia delle elezioni politiche nel gennaio 2018 a carico asseritamente dell’ex premier per riciclaggio - finalmente affiora adesso per davvero, ma risulta tutta diversa da come era stata immaginata. Allo stato, infatti, l’indagine riguarda solo Yonghong Li e non Berlusconi, e non la fase precedente la vendita del Milan al 48enne imprenditore cinese di stanza a Hong Kong, ma la sua opacità nei comunicati ufficiali con i quali nel corso del tempo, prima di non reggere più il bluff del pagamento dei debiti e di essere quindi scalzato dal fondo americano Elliott, aveva più volte affermato al mercato di poter invece far fronte agli impegni finanziari man mano richiestigli".
La Procura milanese ha deciso di vederci chiaro in una vicenda che appare misteriosa da sempre. La Guardia di Finanza sta acquisendo documenti non solo del Milan, ma anche dei consulenti come Lazard che hanno accompagnato l'operazione cinese. Domani è in programma l'assemblea degli azionisti che dovrà nominare il nuovo consiglio di amministrazione. Scrive il Corriere.it: "Favorito per la presidenza del Milan è l’ex amministratore delegato dell’Eni, attuale vicepresidente di Rothschild Italia e consulente del fondo Elliott, Paolo Scaroni, che peraltro ha pure una pendenza giudiziaria a Milano, in attesa a settembre della sentenza di primo grado del processo (istruito dal pm Isidoro Palma proprio insieme al pm De Pasquale) nel quale è imputato di corruzione internazionale in Algeria per commesse Saipem."
(Corriere.it)
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