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RIVALI/ Milan, il tifoso Gerry Scotti: “Derby? Spero senza Icardi. Forse qualcuno ha scoperto…”

Le parole del noto conduttore ai microfoni della Gazzetta dello Sport

Daniele Vitiello

Gerry Scotti, noto conduttore e tifoso del Milan, si è pronunciato ai microfoni della Gazzetta dello Sport a pochi giorni dal derby con l'Inter: «Dicono che è favorito quello sfavorito? Be’, io mi tengo il punto in più e questa bella scia di successi. Il terzo posto inatteso mi corrobora. Non vedo una squadra più in forma, il Milan nelle ultime due partite è un po’ calato, ha giocato di riffa e di raffa, e l’Inter non ha ancora espresso il suo potenziale. La differenza la farà l’adrenalina del derby».

Intanto è una partita che vale la Champions League…

«Finalmente una sfida che conta! Una volta vincerla salvava l’annata, ora vale molto di più, spero di vedere un bel calcio».

Dove la guarda?

«A casa con gli amici. Saremo una sporca dozzina, formiamo una tribunetta, l’importante è non essere in 13: siamo equilibrati, metà nerazzurri e metà rossoneri, non ce n’è uno juventino. L’unico amico bianconero che ho non partecipa».

Che cosa la convince del Milan?

«La difesa quadrata, Biglia ritrovato che gioca come ai tempi della Lazio, Paquetà, il tasso tecnico di Suso e naturalmente il bomber Piatek che potrebbe diventare il nostro trascinatore. Peccato per l’uscita di Higuain, evidentemente aveva accusato un tracollo nervoso dopo il rigore sbagliato contro la Juve… Comunque, dite quello che volete, escogitate tutti i tatticismi del caso, ma alla fine in un derby la differenza la fa l’attacco. E mi terrei stretto anche il giovane Cutrone, che deve avere pazienza: nel calcio moderno si gioca in più di undici».

Che cosa si aspetta in futuro?

«Il recupero del miglior Conti, dell’oggetto misterioso Caldara, e di pensare alla prossima stagione con la mentalità di essere protagonisti, non outsider. Basta con la Juve che fa il campionato a sé e poi c’è quello degli altri. Per esempio non ho capito il Napoli quando ha lasciato andare via Hamsik, è stato come un atto di resa».

Torniamo alla partitissima: chi toglierebbe all’Inter?

«Non vorrei che a sorpresa giocasse Icardi... Pare di no, mi auguro che rimanga fuori. Se non c’è Maurito dico Politano, in forma e pericoloso».

Che idea s’è fatto della telenovela Icardi-Wanda-Inter?

«Non faccio il femminista, ma Wanda ha colpe come gli altri: gliene toglierei la metà. Forse c’è un segreto nascosto, o qualcuno ha scoperto che l’argentino voleva andarsene davvero».

Si aspettava l’exploit di Gattuso?

«Sì, l’avevo detto subito: è l’uomo giusto al posto giusto per il senso di appartenenza, la capacità di soffrire e l’impegno».

Ha una scaramanzia?

«Un amico viene a vedere la partita con le mutande del Milan e ogni volta che segna si tira giù i pantaloni, ma l’ultima volta ha portato sfortuna. Domenica sera il rito non si ripeterà».

Pronostico?

«Un pari con tanti gol: 2-2».

Quale fioretto sarebbe disposto a fare per una vittoria?

«Non mangerei un pezzo di cioccolata per un mese. E’ una penitenza semplice, ma seria per uno goloso come me».

Un «whatsapp» al suo amico Amadeus?

«Se sei di Verona, perché tifi Inter e non Chievo o Hellas? Caro Amadeus, ti auguro un sano pareggio, così restiamo davanti noi del Milan».

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