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le rivali
Aleksandar Kolarov la tocca piano in conferenza stampa. Alla domanda su eventuali promesse da fare ai tifosi romanisti arrabbiati, il terzino serbo ha risposto a muso duro: "Non devo promettere niente a nessuno. Noi siamo consapevoli di avere sempre il sostegno dei tifosi sia in casa che in trasferta. Essere arrabbiati è un loro diritto. Come ho detto, non devo promettere niente a nessuno, ma solo a me stesso di fare il mio lavoro al massimo e lo faccio da sempre, dal primo giorno in cui ho cominciato a giocare a calcio.
Sono pienamente d’accordo col mister: il tifoso può essere arrabbiato e può esprimere la sua opinione allo stadio, ma deve anche essere consapevole che di calcio capisce poco.
Non parlo solo del tifoso della Roma, ma dei tifosi in generale. A me piace tanto il tennis, ma non capisco niente. Stessa cosa col basket: sono cresciuto con la pallacanestro ma non ne capisco niente. Posso fare il tifoso, ma mettermi a parlare su come deve giocare Djokovic perché è serbo non mi permetterei mai. Posso fare il tifo e basta. Posso essere incazzato se perde, ma non mi permetterei mai di fare tattica. Questo ragionamento vale per tutti i tifosi in generale, non solo per i tifosi della Roma. Qui si chiacchiera tanto, si spreca fiato ma alla fine non si dice niente."
(ForzaRoma.info)
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