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le rivali
La Roma resta in silenzio. Il ds giallorosso Petrachi, protagonista di polemiche anche con l'Inter in relazione alla trattativa sfumata tra Spinazzola e Santon, non si è più presentato davanti ai microfoni per discutere della crisi di risultati giallorossa.
Il Corriere dello Sport commenta così la decisione.
"L’ultimo commento su una partita risale a ottobre, dopo il tormentato pareggio all’Olimpico contro il Cagliari: ne venne fuori un’invettiva contro l’arbitro Massa e in generale una vaga accusa di complotto «perché forse diamo fastidio», con tanto di gaffe sessista che poi lo obbligò a una precisazione serale. Altre volte Petrachi ha parlato, ai microfoni preferiti, ma sempre prima delle partite e mai dopo, e sempre per sfoggiare quell’atteggiamento “muscolare” che gli ha creato non poche inimicizie a Trigoria, cercando forse legittimazione e consenso.
Non dovrebbe in realtà sorprendere il silenzio di Petrachi, autoproclamatosi «omertoso». Ausilio, collega di ruolo dell’Inter, ha ricordato le sue disavventure dialettiche, una delle quali (su Dzeko) ha provocato un’inchiesta federale, poi archiviata. Del resto è stata la società a chiedergli di evitare interviste inopportune a caldo. Sorprende semmai che la Roma non si sia ancora dotata di un manager che sappia comunicare. Ne avrebbe le qualità Morgan De Sanctis, che però in questo momento ha la funzione di vicedirettore sportivo e non potrebbe delegittimare Petrachi, il suo capo. Servirebbe un dirigente libero da vincoli."
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