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le rivali
Il tecnico della Fiorentina, Delio Rossi ha parlato alla vigilia della partita di domani contro l' Inter, nella consueta conferenza stampa:“Su Morosini la tragedia è immane. Di fronte alla morte penso che non ci siano parole per descrivere il dolore dei suoi familiari e della sua fidanzata. Era un ragazzo solare, col sorriso.
In attacco giocano Ljaijc e Cerci perché non ce ne sono altri. Montolivo mi ha dato la disponibilità a scendere in campo, ma ce ne sono altri acciaccati. Spero che in questa situazione di emergenza escano fuori le nostre qualità.
Se fai una prestazione bella come quella di Milano hai più possibilità di vincere. L’Inter è più forte di noi e non ci si può nascondere. Ogni anno è una storia a sé. Noi siamo tra le delusioni del campionato, quindi preferisco guardare in casa mia piuttosto che pensare agli altri. Sicuramente hanno potenzialità e capacità per tornare dove meritano.
Stramaccioni è uno degli allenatori emergenti più preparati, ci mette entusiasmo ed ha delle idee. Va apprezzato e sono convinto che sfrutterà al massimo la situazione. All’Inter non fanno allenare il primo che passa. Io un suo punto di riferimento? Non lo sono nemmeno per mia moglie…
Kharja è tornato dalla Coppa d’Africa acciaccato. Ho parlato con lui e gli ho detto quello che ripeto a tutti, cioè che mi baso molto più sul presente che sul passato di un calciatore. Adesso è molto più dentro al nostro progetto, per cui potrei averne bisogno già da domani.
Sono dell’idea che nel calcio non vincano gli allenatori ma i giocatori. Chi sta in panchina può o danneggiare i ragazzi o riuscire a tirar fuori le loro qualità. Non penso che vinca lo schema ma chi va in campo.
Per quanto riguarda l’attacco devo sfruttare le caratteristiche di Ljajic e Cerci senza snaturarli. I centrocampisti li devono supportare a dovere. E’ successo anche a Cagliari che ci ritrovassimo con questo tipo di difficoltà, ed allora al posto di Cerci c’era Lazzari. Se ci pensiamo adesso la situazione è migliore.
Non so se Cerci sia a fine corsa alla Fiorentina. Negli occhi della gente rimangono solo gli ultimi momenti e le ultime partite. Cerci ha qualità, ma le esterna a momenti, come Ljajic. Entrambi hanno caratteristiche particolari e da assemblare con altri giocatori. Devono essere calati in contesti di gioco che risultino loro più favorevoli.
La difesa? E’ un falso problema perché se sai fare i movimenti giusti puoi giocare a 3, o a 4, o a 5 senza problemi. Adesso al di là degli schemi contano spirito e gambe. Valutando le ultime partite abbiamo fatto bene. A Milano abbiamo vinto meritatamente e col Palermo è stato un peccato non uscire dallo stadio con i 3 punti. Voglio che esca quell’autostima che ti fa fare un salto in più. Le gambe sono direttamente collegate alla testa.
Consigli a Stramaccioni su Zarate? L’ho avuto 4 anni fa e con me ha fatto molto bene. Nel precampionato non giocò mai, alla prima di campionato partì titolare e non uscì più. Ma io i consigli li ascolto, non mi sento di darne. E’ un giocatore particolare per il quale bisogna trovare la chiave giusta. Penso che sia un elemento molto importante.
I Della Valle ci stanno vicini e non ci hanno mai fatto mancare nulla da nessun punto di vista. Se ci troviamo in queste difficoltà non lo dobbiamo certo a loro.Penso che questo sia il momento più difficile alla guida di una squadra nella mia carriera“.
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