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Sacchi: “Il Milan non deve pensare allo scudetto: per quello ci sono Inter e Juve”
Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha parlato così della vittoria del Milan contro l'Udinese:
"Questa è la quarta vittoria consecutiva in campionato per i rossoneri, e la striscia comincia a far sorridere i tifosi. Non che siano stati risolti tutti i problemi, però si notano dei miglioramenti e, soprattutto, si ammira il tentativo di andare oltre le difficoltà. Contro l’Udinese, va detto subito, il successo è meritato. Il Milan ha dominato nella prima parte, poi c’è stata la faccenda dei cori, l’interruzione, e l’Udinese ha preso il sopravvento sfruttando le incertezze della squadra di Pioli. Ma la reazione del Milan è stata veemente: soltanto un gruppo vero si comporta in quel modo . E questa è la risposta migliore che si possa dare. L’Udinese è un avversario tosto, fisicamente potente, ben organizzato, abile a coprire gli spazi e a ripartire velocemente in contropiede. I rossoneri hanno avuto la forza di reggere l’urto e, anche quando sono andati sotto, sono stati bravi a risalire".
"Qualche errore c’è, inutile negarlo. La difesa va protetta maggiormente e, soprattutto, dev’essere sempre aiutata dai centrocampisti. Mi è piaciuto Adli che, partita dopo partita, sta dimostrando di essere calato bene nel ruolo del regista. Contro l’Udinese ha impostato, ha diretto il gioco e ha anche contrastato. Stiamo parlando di un giocatore che ha ancora ampi margini di miglioramento. Pioli è stato bravo a lavorare su di lui e adesso deve chiedergli uno sforzo in più: bisogna salire l’ultimo gradino. A livello di personalità, mi sembra che ci siamo: si vede da come è coinvolto nella manovra dai compagni che spesso lo cercano. Anche Loftus-Cheek è stato importante per lo sviluppo dell’azione: bravo da trequartista, in quella posizione ibrida dietro la prima punta, e bravo anche da mediano quando Pioli ha deciso di modificare lo schieramento. Ha forza, è generoso e, come dimostra il gol realizzato, ha anche una buona tecnica. Con questa vittoria il Milan consolida il terzo posto in classifica, supera un ostacolo complicato come l’Udinese e dà continuità al rendimento. Però, adesso, che nessuno pronunci la parola scudetto. I rossoneri non devono pensare al titolo, per quello ci sono l’Inter e la Juve: i ragazzi di Pioli, dopo un inizio di stagione balbettante, hanno il dovere di mettere tutte le loro energie a disposizione del gruppo, devono impegnarsi al massimo, lavorare duramente in allenamento e poi, alla fine, si tireranno le somme. Non dimentichiamo che, oltre al campionato, c’è pure l’Europa League e il Milan, in questa competizione, può far sentire la sua voce. Mi sembra che, finalmente, si intravveda uno spicchio di futuro".
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