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le rivali

Sacchi: “La Serie A ha una nuova protagonista: il Napoli. Si vede subito la mano di Conte”

Andrea Della Sala Redattore 
L'ex ct, intervenuto sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ha parlato dell'ottimo avvio di stagione del Napoli di Conte

L'ex ct Arrigo Sacchi, intervenuto sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ha parlato dell'ottimo avvio di stagione del Napoli di Conte

Ho visto il Napoli battere il Monza e mi è piaciuto il modo in cui lo ha fatto: ha dominato il campo, ha tenuto in pugno la partita, ha mostrato personalità. Ho avuto la prova, ma sinceramente non ne avevo bisogno, che Antonio Conte è un grandissimo allenatore e, soprattutto, che migliora in continuazione. Antonio, che conosco dai tempi in cui lo chiamavo in Nazionale negli anni Novanta, è un bravissimo ragazzo, che vive per il calcio e per il lavoro, dà l’anima in tutto ciò che fa. Se uno guarda il Napoli adesso, ci vede la sua mano: ci sono certi movimenti, certi dettagli che non possono sfuggire, a cominciare da un’attenzione maniacale in fase difensiva e da un pressing che poche squadre italiane sanno portare con le stesse intensità e tempistica.

Oltre ai soliti Inter, Juve e Milan ora c’è il Napoli, dunque. E se posso aggiungere un’altra squadra che mi ha stupito dico il Torino: forse non ha ancora l’esperienza necessaria per stare ai vertici, però gioca a calcio, ha coraggio, ha idee. In sostanza, la Serie A di quest’anno può essere molto avvincente perché equilibrata, probabilmente la differenza la faranno gli impegni nelle coppe europee. Noto, comunque, che in panchina ci sono finalmente allenatori strateghi, che non pensano soltanto a catenaccio e contropiede, ma vogliono proporre situazioni nuove, e di questo piccolo inizio di rivoluzione non può giovarsene tutto il movimento. Se poi si riuscirà a trovare spazio anche per i giovani italiani, allora saremo a cavallo.

Tornando al Napoli, quello che mi ha colpito è la capacità di Conte di portare dalla sua parte tutti i giocatori. Lui ha tantissima esperienza e forte carisma. Ha convinto i suoi ragazzi a correre e a fare pressing per rubare subito il pallone agli avversari, perché sa come si gioca in Europa, dove si pratica un calcio evoluto che vuole riproporre qui da noi. Il pubblico, è normale, s’infiamma per i dribbling di Kvara o le accelerazioni di Lukaku, ma è tutta la squadra che deve essere applaudita. Mi sembra un collettivo armonico, dove ognuno conosce il proprio ruolo e le proprie funzioni e, in più, grazie ai principi trasmessi dall’allenatore, è disposto a mettersi a disposizione dei compagni, a fare una corsa in più per aiutare chi è in difficoltà. Insomma, a sacrificarsi. Il primo posto di oggi non è nulla, ci mancherebbe altro: ci sono tantissime partite da disputare e il Napoli è chiamato ad altri esami. Tuttavia, è giusto sottolineare come, dopo la brutta stagione passata, in poco tempo con Conte in panchina il Napoli sia riuscito a ritrovarsi e a divertirsi. Vedo che Lukaku, non ancora al top della forma, dà l’anima ogni volta che scende in campo: ciò è importante perché può essere da esempio agli altri. Conte lo ha voluto fortemente, sa quello che può dargli, forse partecipa poco al gioco, però è un trascinatore e nelle squadre c’è bisogno anche di una figura così. Ripeto: il campionato italiano ha ritrovato una protagonista. Il Napoli lotterà per il titolo fino in fondo.