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Saelemaekers: “Il nostro gruppo è più forte delle individualità dell’Inter”

Matteo Pifferi

Ai microfoni di Tuttosport, l'esterno del Milan Alexis Saelemaekers ha parlato così del derby in programma quest'oggi a San Siro

Intervistato da Tuttosport, Alexis Saelemaekers ha parlato così del derby:

Ma lei preferisce correre da terzino o da attaccante esterno? Qual è il suo vero ruolo?

«Sono sincero, per me non cambia nulla. Sono arrivato terzino, ora gioco più avanti, ma io ricopro entrambi i ruoli sempre con lo stesso obiettivo: fermarmi il meno possibile, per essere sempre di aiuto».

Cambia però per quanto i riguarda i gol: da un esterno se ne attendono di più rispetto a un terzino...

«Il problema del gol esiste a prescindere dal mio ruolo. So che posso farne di più, so che devo lavorare per alzare il mio rendimento e diventare più decisivo sotto porta».

Lei era l’unico giocatore del Milan imbattuto fino a La Spezia

«Vero. Nelle precedenti sconfitte ero sempre assente. Ero reduce da 29 gare senza perdere. Ma era solo una curiosità, nulla più».

Che effetto fa essere finito dietro l’Inter in classifica?

«Non guardavamo la classifica quando eravamo primi, non lo facciamo adesso che siamo secondi. Intanto perché ogni domenica può cambiare qualcosa e poi perché come dice Pioli, la classifica si deve guardare a maggio. Prima, non serve a nulla». 

Sì, però intanto adesso avete l’obbligo di vincere il derby, mentre se foste stati ancora in vetta, magari avevate due risultati utili su tre...

«No, non credo proprio. Non è nella nostra mentalità fare calcoli. Sotto questo aspetto, non cambia nulla. Giocheremo nello stesso modo che se fossimo stati in testa». 

Che differenza c’è tra voi e l’Inter?

«Credo che loro abbiano qualche individualità di spicco, diversi giocatori molto bravi. Ma noi siamo più squadra, più collettivo. Siamo una vera e propria famiglia e questo, in campo, può fare la differenza».

Vi siete chiesti che cosa possa essere successo a La Spezia?

«Sì, certo, ci siamo ritrovati tutti assieme per le nostre analisi. Io credo che sia stata semplicemente una giornata, da mettere più in fretta possibile alle spalle». 

Però loro correvano due volte rispetto a voi: non crede che ci possa essere anche un problema fisico?

«No, non ci sentiamo stanchi. Abbiamo lavorato sempre tanto,non solo nella settimana prima di quella partita. Piuttosto, dobbiamo cambiare là dove abbiamo sbagliato». 

Quando è cambiata la mentalità del Milan?

«Dallo scorso marzo, non ci sono dubbi. Abbiamo lavorato tantissimo durante la pausa, poi la nostra fiducia ha cominciato a farsi largo,grazie ai risultati ottenuti».

E con che spirito affrontate l’Inter?

«Certamente senza paura. Come ho detto prima, sono certo che il nostro gruppo sia più forte delle loro individualità». 

Adesso il derby, poi il ritorno di Europa League e domenica prossima la trasferta all’Olimpico contro la Roma. In una settimana vi giocate tutto?

«Certamente la stagione sta entrando nel vivo. Ma non dobbiamo pensare agli avversari, ma solamente a noi stessi. A fare bene e a stare sempre ai vertici della classifica».

Che effetto fa continuare a giocare senza pubblico?

«Anche se è così ormai da tanto tempo, non ci si abitua mai a questa assenza. Però sappiamo che i tifosi ci stanno vicino anche in questo periodo e questo, per noi, è uno stimolo in più per fare bene e regalare loro una grande soddisfazione».