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Sarri: “Mourinho? Non vedo dualismo con lui. È un bel personaggio: mi è simpatico”

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Il neo allenatore della Lazio ha parlato nella conferenza stampa di presentazione dei suoi obiettivi e delle sue aspettative

Eva A. Provenzano

Dopo la presentazione di Inzaghi, Mourinho e Spalletti tocca alla Lazio presentare il suo nuovo allenatore. Maurizio Sarri siederà sulla panchina dei biancocelesti e oggi in conferenza stampa ha parlato della nuova stagione. Prima domanda inevitabile, su Mou e il derby che si giocherà quest'anno. «Due personaggi agli antipodi? Questo grande dualismo con Mourinho non riesco a vederlo. L'ho conosciuto, è un bel personaggio e mi è  simpatico. Non sento assolutamente questo dualismo. Poi lui ha vinto molto più di me e ha un pedigree più elevato del mio. Questo non vuol dire assolutamente nulla. Nel derby non faremo di tutto, ma di più per venire a capo della partita. Non ha grandi citazioni da fare. Citerò più spesso. Vorrei vedere una squadra che si sacrifica in settimana per divertirsi la domenica, che sia affamata di domenica, che voglia predominare la partita», ha detto.

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«Il primo motivo per cui sono qui è personale. Ho intravisto nella Lazio la possibilità di mettere in mostra le mie caratteristiche migliori e credo siano quelle che si vedono in settimana negli allenamenti. E il secondo motivo è di carattere sportivo. Se anche ci manca qualcosa per fare in campo quello che piace a me vedo i presupposti per giocare il calcio che mi piace. Luis Alberto? È un problema della società ma sto aspettando che arrivi per convincermi di quello che ha fatto. Se non riuscirà a convincerci dovrà chiedere scusa a me e alla squadra», ha aggiunto.

«La Lazio arriva in un momento in cui avevo bisogno di questo, di una società con queste caratteristiche. Il tempo è una questione imponderabile. In carriera ne ho viste tante. Alla Juve è stato un percorso difficile anche se poi abbiamo vinto il campionato. La stagione di una squadra si analizza tutta. Tutto sommato a livello di risultati è andato bene. Difficile - ha spiegato - prevedere come un gruppo possa reagire. Vediamo come potremo limitare le difficoltà. Sul mercato abbiamo fatto una lista di ruoli per un calcio diverso rispetto al passato. Non ci siamo soffermati sui nomi ma sulle caratteristiche. Il mercato è difficile per noi, ma per tutte o quasi tutte le squadre. Solo qualche club inglese ha i margini per fare acquisti importanti. Vediamo se riusciamo a rinforzarci nella maniera più veloce possibile. Io non riesco a concepire chi dice che nel calcio gioca male, se si gioca bene alla lunga si vincono più partite, è una cosa che paga». 

Senza tifosi

«Non sono un frequentatore di social. Ancora non ho visto i tifosi, ma mi fa piacere abbiano preso bene il mio arrivo. La pressione poi fa parte della normalità del mestiere anche se faccio fatica a considerarlo un mestiere, per me è una passione allenare. Ho fatto un anno in cui sono stato fermo e il calcio non mi è mancato perché il calcio a porte chiuse non mi ha fatto scattare la nostalgia. Mi mancava la settimana ma non la partita: quello che vedevo non mi dava grande voglia. Con i tifosi allo stadio tutto crescerà a dismisura in breve tempo. Speriamo che l'evoluzione della pandemia ci consenta di rivedere i sostenitori in tribuna. Adesso comincio ad avere voglia di allenare. Quello che vedevo nella stagione non mi dava grande stimolo», ha risposto quando gli hanno chiesto dell'attesa dei tifosi per il suo arrivo.

(Fonte: SS24)

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