le rivali

Scusaci mister. E ora: continuità !

Credo sia giusto, a volte, fare un passo indietro, fermarsi a riflettere su opinioni dette in maniera troppo avventata o poco analitica. Sono piovute tantissime critiche su Rafa Benitez, e molte di queste sono venute anche dal sottoscritto, che in...

Alessandro De Felice

Credo sia giusto, a volte, fare un passo indietro, fermarsi a riflettere su opinioni dette in maniera troppo avventata o poco analitica. Sono piovute tantissime critiche su Rafa Benitez, e molte di queste sono venute anche dal sottoscritto, che in questo momento è molto felice per l'andamento della squadra delle ultime partite. Bisogna iniziare, dunque, chiedendo scusa al mister: bisogna chiedergli scusa perchè lui non è un "allenatore", come io stesso l'ho definito, ma è l'Allenatore (con la A maiuscola) della squadra che l'anno scorso ha vinto tutto e che quest'anno ha già vinto una Supercoppa Italiana. E bisogna chiedergli scusa perchè, proprio nel "Novembre nero" nel quale l'Inter sembrava destinata a non ottenere vittorie, ha ottenuto la vittoria più importante, quella dell'aritmetica qualificazione agli ottavi di Champions League. Ed è inutile dire che quella vittoria è arrivata per fortuna perchè il Twente ha preso una traversa, così come è inutile dire che anche domenica contro il Parma siamo stati fortunati perchè poteva terminare 5-5: la palla è rotonda, così come la fortuna. Oltre alla bravura ci vuole anche un pizzico di fortuna. Il calcio ce lo insegna.

La vittoria di domenica è stata la vittoria di Benitez: nel momento in cui sembrava ormai l'ex allenatore dei nerazzurri, Rafa ha capito che la formazione schierata non avrebbe retto, ha fatto dei cambiamenti significativi arretrando Santon e facendo avanzare Zanetti, ha schierato in avanti l'unica punta disponibile, ha fatto affidamento su un centrocampo sempre verde. Ecco, allora, che l'Inter ha giocato meglio. Ed ecco che Biabiany, che in molti abbiamo criticato, diventa quasi irresistibile sulla fascia. Ed ecco il poco conosciuto Natalino, che senza troppi problemi sostituisce sulla destra non solo Santon, ma anche Maicon. Ed ecco Thiago Motta, che torna in campo e fa esplodere tutta la sua grinta nell'esultanza dopo il gol. Ed ecco Cordoba, che si sacrifica a fare il terzino. Ecco l'Inter che ci piace, quella che, nonostante le assenze e le difficoltà, tira fuori le unghie. Ed ecco Rafa, che ha saputo correggere gli errori iniziali e che ha portato l'Inter alla vittoria.

Scusaci, mister. Scusaci se ti abbiamo criticato eccessivamente. Siamo già qualificati in Champions, siamo in corsa per il campionato, stiamo recuperando gli infortunati. I numeri ti stanno dando ragione: abbiamo dei giovani che si stanno mettendo in mostra, abbiamo una vecchia guardia che non si stanca mai e, almeno per ora, abbiamo la fortuna che ci è mancata fino alla scorsa settimana.

La parola d'ordine adesso diventa una: continuità. Senza continuità non si va da nessuna parte. Abbiamo vinto due partite, ma bisogna giocarne tante altre. E allora forza mister, forza ragazzi. Continuità!

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