Il tecnico della Roma Luciano Spalletti ha risposto alle domande dei cronisti pochi minuti prima dell'inizio della seduta pomeridiana di Boston, in piena notte italiana:
le rivali
Spalletti: “Manolas resta con noi, Dzeko vuole riscattarsi. Sulla Juve…”
“I bianconeri sono diventati fortissimi come lo erano prima, la Roma è stata costretta a fare delle cessioni, noi probabilmente riusciremo a prendere un altro difensore”
Il punto sul futuro di Manolas?
"Manolas rimane con noi. Secondo me, soprattutto per voi giornalisti che siete qui a contatto con la squadra, diventa facile vedere che non ci sono pressioni sul giocatore. Manolas è un buon calciatore, così come ci sono altri buoni calciatori, e che vengano chiesti sul mercato può succedere, anzi, deve succedere. Le intenzioni del ragazzo però sono molto chiare, non ci sono pressioni. Parlare invece di pressioni vuol dire invece andare un po' a creare dei fastidi che in realtà non ci sono".
Dzeko come lo sta vedendo?
"Stimolato. Edin è uno di quelli che vuole riscattarsi e che secondo me saprà darci il suo totale contributo. L'anno scorso questo è avvenuto solo in alcuni momenti però le sue intenzioni sono sempre state sane e belle da vedere".
La Roma se la giocherà con la Juventus?
"Quando voi parlate di obiettivi tirate fuori dei limiti, siete voi che siete limitati. Noi le vogliamo vincere tutte. Poi c'è davanti un'altra squadra che vuole la stessa cosa. Anche il Napoli ha fatto un grandissimo lavoro, è stata lì a contendere il primato con la Juventus fino in fondo e hanno espresso un ottimo calcio: sono tutte cose importanti queste e anche loro le vogliono vincere tutte. Mettere poi dietro Milan e Inter non sarà facile quest'anno, anche perché da parte nostra ripartire con quella qualità di gioco che avevamo l'anno scorso non sarà facile, bisogna ritrovare certi meccanismi. Siamo qui a lavorare tutti i giorni proprio per dare continuità a quanto fatto vedere alla fine della scorsa stagione".
Come si può fare il salto di qualità?
"Ripartendo dall'anno scorso e ritrovando quella forza, quella completezza di comportamento di squadra con il quale abbiamo finito la stagione 2015-16. Il salto di qualità consiste nel dare continuità a quel livello di calcio, a quella intensità e ricerca di squadra che sono componenti che sono alla nostra portata in quanto abbiamo già lavorato bene in quel senso nel passato. Come andranno le cose dipenderà da come si lavora. Oltre a questo è anche arrivato qualche buon calciatore".
La Juventus diventa imbattibile con Higuain?
"La Juventus diventa come era già prima, fortissima. Non capisco tutti questi discorsi. Nel calcio di oggi bisogna sempre andare avanti ed essere pronti a cambiare destinazione, il che per un club vuol dire chiudere una porta e aprirne allo stesso tempo un'altra. In questo caso la Juventus in precedenza ha venduto grandi giocatori che poi sono stati rimpiazzati, così farà anche il Napoli. E lo stesso vale anche per la Roma, che ha fatto delle cessioni. C'è da far girare dei numeri nel mercato e ci sono quindi di conseguenza sempre delle possibilità e la Roma si è sempre fatta trovare pronta in questi anni in tal senso. La Juventus a ogni modo rimane fortissima, che venda o meno Pogba, che acquisti o meno Higuain".
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