Spalletti: “Totti? Cerco altri giocatori come lui. E’ il capitano, ma c’è il resto della squadra”

Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato con il Torino e ha soprattutto risposto alle domande sulla discussione avuta con Totti dopo il pari di Bergamo. Ecco cosa ha detto:

- C'è stato un calo post rimonta che toglie energie?

A volte le cose non girano e può succedere. La nostra squadra deve gestire la partita, farla, perché nel duello perdiamo un po' di qualità, di quelle che sono le nostre caratteristiche. Ci vorrebbe il premio quando fai le cose per bene, come con il Bologna, ma se non fai gol e gli altri si chiudono la partita diventa più fisica e perdiamo qualcosa. Con l'Atalanta avevo deciso di mettere in campo una squadra più fisica. Non penso ci siano scorie che ci portiamo nella prossima partita.

- Dal punto di vista fisico la Roma era in difficoltà con l'Atalanta. Che partita si aspetta col Toro?

Eravamo in difficoltà di equilibri, non fisicamente. Il Toro si sa ricompattare e ripartire e potremo incappare nelle stesse difficoltà. Io Ventura lo conosco bene ed è un maestro di calcio oltre che una persona eccezionale, sa dare l'impronta alle sue squadre. Dobbiamo essere bravi per vincere.

- La vicenda Spalletti-Totti può essere un elemento di distrazione?

Non è così. Da un punto di vista nostro è tutto ok e lavoriamo in funzione del Torino e non parliamo più di quello che si è già detto. E' chiaro che io poi devo intervenire su quelle che sono le regole, la moderazione che devo usare per i messaggi forti che vengono dati alla squadra, ecco. Però è tutto a posto.

- Keyta, con lui in campo la Roma fa più punti. Come mai è rimasto in panchina nelle ultime due gare?

Ina squadra non dipende da un giocatore. Non si può dire che il pareggio lo ha fatto Totti o la Roma senza di Keita non fa risultato. Non si può dire, non sarebbe giusto. Nel caso del gol di Totti, arriva dopo tutta una serie di così. Perché levare i meriti alla giocata di Perotti e dire che dipende da una sola cosa. E' distorsione del fatto e si spostano i meriti su uno o sull'altro. Non lo accetto e sono attento anche a questo.

- Tutte le volte che la Roma è andata bene c'è stato qualcosa che è stato detto che ha mandato i risultati in crisi, come le parole di Totti o Sabatini. La Roma soffre di autolesionismo?

Sono tutte persone importanti. A volte si fanno delle scelte sbagliate per tempistiche ma le intenzioni sono sempre di fare bene.

- Totti ha salvato la Roma o Totti è la Roma?

Totti salva la Roma sono d'accordo ed è diverso da Totti è la Roma. Se nel salvataggio si ci mettono anche i contrasti che hanno fatto i suoi compagni prima di arrivare al gol, siamo perfetti.

- Viene precisato che Totti non è la Roma. Tutte queste precisazioni perché è cambiato lei o cosa è cambiato?

Io devo riuscirne a trovare altri di Totti. Adesso Totti non è più quello lì e io ho la necessità di trovare altri giocatori come lui e devo quindi moderare i messaggi che arrivano alla squadra. Totti è fortissimo, ma io devo dire le cose corrette. Ho detto cose che non stanno in piedi? Perché non citare la giocata di Perotti che vale tanto in quella azione. L'ho fatto giocare poco Totti magari, ma io lo tengo in considerazione, lo mando in campo quando la squadra ha bisogno di lui. E' stato messo in grado di mettere in mostra le sue caratteristiche. Ho scelto i momenti giusti. Il capitano è Totti, ma poi c'è il resto della squadra. Mi dispiace se Francesco la interpreta diversamente, ma è un problema suo quello. Dico quello che direbbe qualsiasi allenatore. Se la squadra ha vinto, ha vinto. Lo vedo che si allena bene, ma io poi devo scegliere e fino a che ci sono io si fa così. Quando ho bisogno di Francesco lo faccio giocare e sono contento se insieme alla squadra ribalta il risultato, lo metto per questo.

(Fonte: SkySport)