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A proposito: nessun dubbio sul fatto che la Juventus debba ripartire dal tecnico delle ultime due stagioni?
«Il palmares parla per lui, anche lo scorso anno ha fatto i miracoli tra infortuni e penalizzazioni. Lo incontro quasi tutti i week-end a Montecarlo: è carico e convinto di potersi prendere fin da subito le sue rivincite sul campo. Non ha nemmeno voluto ascoltare altre proposte».
Le ha svelato qualche segreto sulla Juventus della prossima stagione?
«Mi parla in continuazione dei giovani di proprietà del club: tra quelli in rosa e quelli in prestito, ne conta 7-8 all’altezza della prima squadra. E almeno 4-5 li vorrebbe con sé per il prossimo campionato».
Tornando alla Juventus, due stagioni di fila senza trofei sono un’eccezione: quando verrà interrotta la striscia negativa?
«Puntando sui giovani e su investimenti mirati, per me, tornerà l’epoca degli scudetti in serie: credo che già nella stagione alle porte i bianconeri potranno giocarsela alla pari con Inter e Napoli. Avrebbero potuto anche lo scorso campionato, se non avessero speso male: a questa squadra serve sostanza, non giocatori come Pogba o Di Maria che ti mostrano la loro classe un paio di volte a partita».
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