le rivali

S.Siro chiuso: la Curva Sud non ci sta: “Siamo vittime ma non siamo soli. Ora…”

Riccardo Fusato

Il Giudice Sportivo colpisce ancora chiudendo San Siro per un turno (e facendo infuriare Adriano Galliani), la Curva Sud risponde con una lettera pubblicata sul proprio sito.“Benvenuti nel Paese dove la goliardia e lo sfottò sono motivi di...

Il Giudice Sportivo colpisce ancora chiudendo San Siro per un turno (e facendo infuriare Adriano Galliani), la Curva Sud risponde con una lettera pubblicata sul proprio sito."Benvenuti nel Paese dove la goliardia e lo sfottò sono motivi di sanzioni che limitano la libertà. In Italia si assiste in questi giorni alla messa in atto di una ridicola interpretazione della legge che ci rende i protagonisti di un attacco insensato e ingiustificabile. E proprio nel weekend in cui la tifoseria napoletana celebra, con notevole senso di mentalità e autoironia il fattaccio (la nostra curva è stata chiusa) sfidando di fatto i sedicenti esperti e facendo loro vedere quanto false e ridicole siano queste accuse". "Sia chiaro che nessuno considera la legge contro il razzismo una legge inutile o sbagliata, non vogliamo passare per quelli che si oppongono alla condanna di ogni forma di discriminazione, il problema è che sul termine “ogni forma” si sta passando dalla ferma condanna di un fenomeno, per quanto ci riguarda inaccettabile, quale è il razzismo, all’impossibilità di essere goliardici, acidi e perfino maleducati! (...). Possibile che nessun giornalista si interessi all’argomento e faccia notare all’opinione pubblica questa situazione assurda?". "Noi ci troviamo ancora una volta vittime di leggi che puniscono soltanto quello che dà fastidio, ovvero il tifoso allo stadio. Noi non abbassiamo la testa di fronte a questi soprusi (...) e saremo ben felici di scoprire quanto un campionato giocato a porte chiuse sarà interessante per i mercati esteri. Facciamo un appello pubblico al personale delle istituzioni: ora è arrivato il momento di schierarsi, l’appartenenza a destra o sinistra non contano, è una battaglia di libertà! (...). I napoletani hanno segnato la via... A questo punto usiamo le armi che abbiamo a nostra disposizione, fiduciosi in una risposta da parte di chi davvero si sente ultras. Oltre la rivalità, oltre a tutto. L’arma per sconfiggere il nemico ci viene fornita dal nemico stesso...".