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Tifosi Juve, smascherate invenzioni social: “500.000 disdette a Dazn”. Ma sono 6.000

Tifosi Juve, smascherate invenzioni social: “500.000 disdette a Dazn”. Ma sono 6.000 - immagine 1
Il Fatto Quotidiano rivela il flop della protesta social dei tifosi bianconeri: le disdette non colpiscono la Serie A

Alessandro De Felice

La protesta juventina si sta rivelando un flop. Dopo l’inchiesta Prisma e la penalizzazione di 15 punti in campionato per la questione plusvalenze, i tifosi bianconeri hanno dichiarato guerra al sistema calcio con le disdette a DAZN e Sky.

Negli ultimi giorni, qualcuno ha addirittura parlato di 500 mila abbonamenti interrotti per protesta. Il Fatto Quotidiano, però, rivela che la realtà è ben lontana da questo scenario.

“Fuori dalla bolla social, la realtà è un po’ diversa. Il Fatto ha scoperto quante sono davvero le disdette registrate nelle ultime settimane: appena 6 mila, un centesimo delle iperboliche cifre vociferate, per un impatto del tutto irrilevante. Considerando il piano standard da 30 euro al mese, per i tre mesi di campionato che restano, parliamo di circa mezzo milione su un contratto da 840 milioni a stagione. La sommossa di popolo, insomma, è un’illusione virtuale, ma se anche fosse esistita avrebbe avuto l’effetto opposto”.

Tifosi Juve, smascherate invenzioni social: “500.000 disdette a Dazn”. Ma sono 6.000- immagine 2

Il quotidiano sottolinea come, in realtà, la Serie A non subirebbe danni, a differenza di DAZN, realmente colpita da questa situazione:

“I contratti dei diritti tv sono blindati, a parte una minima percentuale di revenues legate ad ascolti e abbonati, la Serie A incassa comunque la cifra concordata. Un’eventuale emorragia di clienti, insomma, colpirebbe nell’immediato solo Dazn. La questione, semmai, potrebbe porsi a lungo termine: al momento del prossimo bando per il triennio 2024-2027, una Serie A con un bacino d’utenza inferiore potrebbe avere meno valore sul mercato, che si è già ristretto di suo”.

Una cosa positiva anche per la stessa Juventus, al netto della protesta dei propri tifosi…

“Ma anche questo sarebbe un boomerang, visto che i ricavi dei diritti tv vengono redistribuiti ai club per importanza, quindi innanzitutto alla Juve, che oggi come domani farà comunque parte del sistema calcio italiano e quindi sarebbe la più colpita dal boicottaggio. I tifosi bianconeri l’hanno studiata proprio bene. Ma stiano tranquilli: i giudici decideranno senza intromissioni politiche o mediatiche. Per fortuna di tutti, anche della Juventus”.

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