le rivali

Torino-Inter, il derby di Urbano Cairo

Lorenzo Roca

Se il cuore di Urbano Cairo è granata, eredità raccolta da papà Giuseppe tifoso di vecchia data, la testa e il portafogli sono a Milano. Ecco il suo derby, il terzo «figlio» della città della Madonnina. L’Inter regalerà sensazioni forti...

Se il cuore di Urbano Cairo è granata, eredità raccolta da papà Giuseppe tifoso di vecchia data, la testa e il portafogli sono a Milano. Ecco il suo derby, il terzo «figlio» della città della Madonnina. L’Inter regalerà sensazioni forti al presidente del Toro: piemontese di sangue, lombardo per necessità. Nella città di Berlusconi e Moratti, Cairo ci è nato e ci vive da sempre. Per lui, Milano è la sua seconda casa. Contro la squadra di Stramaccioni sarà una partita speciale per il presidente. Per il campo, solo una partita di calcio, benchè attesissima al Toro che torna a confrontarsi contro una grande dopo tre anni di serie B e altrettanti di A.Per Cairo, invece, è anche un punto d’orgoglio in più. È il confronto con la sua Milano, quella che nel 2009 l’ha insignito del premio di cittadino benemerito. Con i luoghi e la gente che frequenta tutti i giorni, dal bar vicino a San Babila a due passi da via Durini, ilcuore pulsante dell’Inter che dal suo quartier generale di Corso Magenta dista appena due chilometri. All’Hotel Principi di Piemonte, dove una volta all’anno trasferisce tutto il Torino per festeggiare il Natale.E con Milano, anche da quando il 2 settembre 2005 ha acquistato i granata dal fallimento, ha mantenuto rapporti privilegiati pure nella sua nuova veste di proprietario di una squadra di calcio. Le trattative più importanti, Cairo le ha fatte con i due club della città. Nel 2006, per la sua prima avventura in serie A, l’amico Galliani gli presta Abbiati. L’anno successivo tocca a Moratti, il vero arteficedel passaggio di Recoba al Toro, visto che si accolla due terzi dell’ingaggio. Nel 2009, in granata arriva Abate via Milan. Gli ultimi cambi sono storia recente. Le milanesi si spartiscono i migliori prodotti del vivaio granata Comi e Benedetti. A Torino, arriva la promessa Stevanovic, e poi Verdi. Un cambio alla pari, tra tre società che si vogliono bene».