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le rivali
Il rumore dei nemici, la prostituzione intellettuale, le manette, le vittorie, tante tutte insieme. José Mourinho ha fatto la storia sulla panchina dell'Inter e l'ha fatta costruendo una fortezza intorno alla sua squadra. Soli contro tutti. Gli interisti si sono sentiti protetti, finalmente difesi, capiti e hanno seguito il loro condottiero fino alla fine della scalata. In queste ore i paragoni tra il portoghese e Antonio Conte si sprecano.
TuttoSport mette le cose in chiaro: "Conte faceva Mou prima di Mou". E così il giornale torinese è andato a ripescare le frasi di quando allenava il Siena: "Inizio a stufarmi, sento stronz... Stiamo facendo un grande campionato malgrado cessione e ingaggi. Qui non si vuole il bene di questa squadra, ce l'ho con i tifosi che sono venuti a fischiare, i gufi stiano a casa". Ad Arezzo, quando lui sedeva in panchina e la Juve era in Serie B, il tecnico bianconero - dopo la vittoria inutile sul Treviso perché i bianconeri persero contro lo Spezia sbottò contro i colori che lo avevano visto giocatore e capitano: "Rispetto i tifosi juventini, ma ho poco rispetto della Juve. Retrocedere così mi fa male e conferma cose che già sapevo. Nel calcio tutti bravi a parlare: sembrava che i cattivi fossero fuori. Evviva questo calcio pulito". Una frase che resta nella storia: uno juventino che parla in questo modo della Juve e che poi la allena pure.
Insomma da queste frasi e dai suoi atteggiamenti molti dirigenti che hanno lavorato con lui parlano di un Conte formato Special One. Ma TuttoSport aggiunge anche: "Il rumore dei nemici non ha copyright mourinhiano. Dal primo Conte che attaccava la stampa locale emergono le tracce del Mourinho futuro". Adesso finisce che Mourinho è il Conte di noi altri...
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