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le rivali
Poteva essere 2 a 2, prima di diventare un 3 a 1, ma il gol regolare del Torino è stato annullato e Ventura, alla fine della gara contro la Juventus, non è certo felice. Ai microfoni di Premium Calcio l'allenatore granata ha sottolineato: "Fa male perdere un derby così. Giochiamo contro la Juventus, la squadra più forte, lo dice il campionato. Siamo andati sotto e quello che è successo dopo mi è difficile accettarlo: Alex Sandro doveva essere espulso, il gol di Maxi Lopez era regolare e anche Bonucci non mi spiego come non sia stato espulso. Tutto quello che viene dopo sono chiacchiere: al 15’ della ripresa dovevamo essere 2 a 2 e con un uomo in più. Diventa difficile poi commentare un 4-1, diventa difficile accettarlo perché non c’è possibilità d’errore. Com’è stato possibile? Non ho niente contro Rizzoli, lo stimo moltissimo, è uno dei migliori arbitri al mondo, ma non mi spiego come sia potuto accadere. Ormai dobbiamo pensare alla prossima, c’è poco da aggiungere su questa partita". La prossima gara del Toro si gioca il 3 aprile alle 20:45 al Meazza, contro l'Inter.
Poi, a SkySport, ha aggiunto:
"Non posso essere felice. La Juventus è la più forte, ma nel secondo tempo abbiamo fatto la partita. Sul due a zero non viene espulso sul rigore Alex Sandro e poi non ci danno un gol regolare, anche Bonucci ha fatto tanti falli e non è stato mai ammonito. Diventa difficile, avremmo avuto un uomo in più ed era 2 a 2. Poi magari finisce sei a uno per la Juve e noi non diciamo nulla, ma mi chiedo come possano succedere queste cose. Ma diventa difficile poi il 4-1 eppure il gol di Morata è bellissimo. Stasera sono molto seccato. Rizzoli? Che senso ha parlarci, la partita ormai è andata. Non ci sono spiegazioni, non è stato visto il gol, non si può pensare altro. Non voglio ricordare tutti i derby vissuti. Fuorigioco, rigori non dati, parliamo di una serie interminabile di episodi che abbiamo sempre accettato. Quello di oggi è esagerato perché era troppo evidente tutto. Non potete pretendere che sia soddisfatto, sono arrabbiato, in trenta anni di carriera mai mi sono arrabbiato così. Qualsiasi altro commento lascia il tempo che trova".
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