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DUELLO SCUDETTO CON L'INTER - “Sarà un duello contro noi stessi. Ci sono tante squadre che possono lottare per lo scudetto, è presto per dirlo. L’Inter è la squadra che lo scorso anno è stata migliore di tutte, senza ombra di dubbio: sono una squadra fortissima. Quest’anno però sarà un campionato deciso dai dettagli”.
ALTRI ATTACCANTI TOP - “Da Haaland prenderei il modo in cui attacca l’area. Quando parte, è difficile da fermare, per come attacca la profondità e per il fisico che ha. Da Lautaro prenderei il posizionamento del corpo, è micidiale. L’anno scorso è stato giustamente il migliore e ho grande rispetto per lui. A Kane e Lewandowski ruberei la finalizzazione, a Osimhen la velocità”.
ASPETTO MENTALE - “A volte in campo se capitano cose che non vanno bene, inizio ad agitarmi. Ma è una cosa che sto cambiando perché è inutile. Come ha detto Djokovic: “La mia capacità più grande è saper cancellare l’errore”, lo ha detto anche Cristiano Ronaldo. Questo è un aspetto su cui posso migliorare. In generale, è importantissimo avere equilibrio. Non esaltarsi quando le cose vanno bene e non abbattersi quando vanno male. L’ho imparato in questi anni alla Juventus perché giocando ogni tre giorni hai sempre una nuova possibilità. Devi essere costante e al top, è difficile e non sempre possibile. Qui se vinci è la normalità: chi vuole diventare il migliore, deve avere questa mentalità”.
LEADERSHIP - “Se penso di diventare un riferimento per i miei compagni, anche per i più giovani, devo avere un comportamento eccellente e dare l’esempio a tutti, con il lavoro prima e dopo l’allenamento, con l’atteggiamento in campo. Spero di essere un esempio per loro e di esserlo ancor di più nel futuro”.
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