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le rivali
A Manchester, sponda City, da tempo si respira un' aria molto pesante. I tabloid inglesi descrivono lo spogliatoio dei campioni d' Inghilterra come una bomba pronta ad esplodere. La pensa diversamente Yaya Toure, pilastro dei cityzens: "Mancini è un uomo intelligente e sensibile, ma a volte nel lavoro si corre il rischio di perdere lucidità. E' difficile scegliere 11 giocatori tra 23 di grande spessore e professionalità. Al City mi sento come in famiglia, passo più tempo con i miei compagni che con i miei parenti. In squadra ci sono giocatori con diversi ego, e quando perdiamo, non accettiamo la sconfitta e finiamo per litigare". Impassibile l' ivoriano sul possibile arrivo di Guardiola: "Io sono un giocatore del City, il club non appartiene a me. Se qualcuno dovesse arrivare, giocatore, allenatore o dirigente, io resterò nella mia posizione".
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