E' partita oggi l'avventura in politica del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini: verso un’Italia più 'giusta ed equa', ma anche contro una 'politica che si occupa di tutto tranne che dei reali problemi della gente', recita lo slogan del suo 'Movimento per la Gente'.
le rivali
Zamparini entra in ‘politica’ con il suo il ‘Movimento per la Gente’
E’ partita oggi l’avventura in politica del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini: verso un’Italia più ‘giusta ed equa’, ma anche contro una ‘politica che si occupa di tutto tranne che dei reali problemi della...
Appoggiato da Alberto Goffi, consigliere dell'ordine degli avvocati del Piemonte e da Radio Radio, Zamparini combatterà 'contro le vessazioni operate da Equitalia', tuona il vulcanico presidente rosanero. 'Da circa un anno - dice - lavoro a un movimento per la gente, perchè ritengo questo Paese in crisi gravissima, dalla quale bisogna venire fuori. Insieme con Radio radio abbiamo fatto un programma, al quale hanno aderito tantissime persone, gente che vuole cambiare'.
Zamparini si affretta a precisare che il suo non vuole essere il partito degli evasori: 'Noi non vogliamo tutelare chi non paga le tasse, ma la gente che non riesce a pagarle per la crisi', spiega. Di politica in realtà non vuole nemmeno sentir parlare ma difficile è che il tutto alla fine non sfoci proprio in questa. 'Non ci collochiamo in nessuna area, perchè non facciamo politica, vogliamo essere un movimento per la gente. Qualsiasi politico, che sia di sinistra, di destra, di sopra o di sotto, può affiancarsi a noi. A una condizione: purché sostenga la gente. La politica è sfociata nella partitocrazia e non si occupa, come avrebbe dovuto, dei problemi dei cittadini. Noi vigileremo', - puntualizza il patron del Palermo -, 'contro chi vuole portare avanti certi discorsi. Il Paese ha bisogno di normalizzarsi dal punto di vista fiscale, visto che il signor Tremonti massacra il ceto produttivo con la scusa dell'evasione fiscale. Occorrono investimenti, invece di depauperare le risorse del Paese. Quando parlo di sviluppo parlo di posti di lavoro veri, non riconducibili a organismi statali'.
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