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Zazzaroni: “Allegri resta alla Juve, Arabia mai presa in considerazione. E addirittura…”
Intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, giornalista e direttore del quotidiano, ha affrontato il tema legato al futuro di Massimiliano Allegri alla Juventus:
"C'è chi parla di tentativi di destabilizzazione e chi di deandreizzazione, una sorta di “pulizia etnica” dei collaboratori di Andrea Agnelli, il presidente dei 9 scudetti di fila, di varie coppe nazionali, di due finali Champions e del ritorno di Allegri, ma anche dei casi Superlega, plusvalenze e manovra stipendi. Di sicuro in questo periodo la Juve che vuole e deve ricostruirsi vive giorni importanti, quelli della definizione dei programmi e dei ruoli. La realtà è comunque meno complessa di come la si vuol far apparire, anche se al completamento del puzzle manca l’ultimo tassello, Cristiano Giuntoli"
"Allegri è l’allenatore designato dalla proprietà: sulla conferma ha inciso, naturalmente, anche il pesante contratto che lo lega al club fino al 2025 (30 milioni lordi). Lui ne è consapevole. Ma è altrettanto vero che Max è considerato - e in effetti è - l’uomo di calcio più autorevole della Juve, frequentandola ormai da dieci anni: otto di attività con 5 scudetti e due di inattività (non ha occupato altre panchine). Allegri ha sempre ripetuto di voler onorare il contratto per completare il ricambio generazionale (con tanto di riduzione del monte-ingaggi), avviato due anni fa su precisa indicazione di Agnelli, e tornare a vincere. Nelle ultime settimane non ha mai ascoltato emissari arabi o di altri club: si sono mossi addirittura esponenti della politica per convincerlo a incontrare sceicchi o presunti tali. Abbiamo tuttavia letto di offerte monstre che variavano da 90 a 300 milioni di dollari per tre stagioni, cifra, quest’ultima, che potrebbe convincere tutta la Juve, non solo Allegri, a trasferirsi a Riad per qualche mese"
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