mercato nerazzurro

Anche Handanovic tra le comproprietà  da risolvere. Perché…

Eva A. Provenzano

“A titolo definitivo con accordo di compartecipazione”. Così recitava il nove luglio del 2012 un comunicato pubblicato dall’Inter sul sito ufficiale. Era l’annuncio dell’acquisto di Samir Handanovic. A titolo...

"A titolo definitivo con accordo di compartecipazione". Così recitava il nove luglio del 2012 un comunicato pubblicato dall'Inter sul sito ufficiale. Era l'annuncio dell'acquisto di Samir Handanovic. A titolo definitivo con accordo di compartecipazione sembrava quasi una contraddizione. E invece era solo una questione di formula.

Il portiere è costato undici mln più la comproprietà (quindi la metà del cartellino) di Faraoni. Di questi undici mln metà sono stati versati dalla società nerazzurra un anno fa (e il giovane della Primavera Nerazzurra si è trasferito ad Udine), gli altri dovrebbero essere versati ora. Per questo se si scorre l'elenco delle compartecipazioni più importanti, tra quelle da risolvere entro giovedì (venerdì si aprono le buste per le squadre che non hanno trovato l'accordo sui loro giocatori in comune), c'è anche quella che riguarda l'Inter, l'Udinese per il portierone che a solo un anno di distanza è diventato un punto di riferimento per i tifosi, raccogliendo un'eredità pesante come quella di Julio Cesar.

E potrebbe valere trenta mln sul mercato. Per ora Moratti lo ha definito incedibile: "Più che cedere il nostro portiere cerchiamo un centrocampista", ha ammesso qualche giorno fa il presidente che alla festa della Nord ha giurato: "L'anno prossimo puntiamo allo scudetto". Più facile con un Handa in più.