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mercato nerazzurro
Ora che la rivoluzione societaria è avvenuta, l’Inter può concentrarsi sul futuro, che ruota intorno ad un unico elemento: la conquista del terzo posto. Non è da escludere infatti che Thohir, visto il positivo avvio di campionato, possa subito regalare un paio di colpi per provare a centrare l’obiettivo già in questa stagione. Non aspettiamoci però «top player», almeno fino alla prossima estate, visto che nel mercato invernale si colmeranno solo alcune lacune. La più evidente riguarda le fasce: il rientro di Zanetti può aiutare, ma Mazzarri vorrebbe anche un altro esterno, a maggior ragione se partisse Pereira (interessa in Premier). Nel mirino c’è il croato del Genoa Vrsaljko, anche se Preziosi non lo lascia per meno di 10 milioni di euro. Altre opzioni sono Insua (Atletico Madrid), Criscito (Zenit) e Montoya (Barcellona).
Un rinforzo potrebbe arrivare anche sulla mediana, dove serve qualcuno che possa far rifiatare Cambiasso. Il favorito è Nainggolan, anche se il Cagliari continua a sparare alto (15 milioni) per il belga di origini indonesiane. Sul centrocampista dei sardi c’è anche l’interesse forte della Juve, che inoltre starebbe puntando anche il portoghese Fernando del Porto, altro obiettivo nerazzurro, per il quale potrebbe nascere una derby d’Italia sul mercato. C’è anche l’opzione low cost: il brasiliano Jucilei, che potrebbe liberarsi per pochi milioni dall’Anzhi. In attacco infine si cerca un giocatore che possa dare garanzie aspettando il rientro a pieno regime di Milito e Icardi e l’esplosione di Belfodil, che ancora non si è ambientato. Il sogno è Dzeko, ma è un sogno irrealizzabile per costo ed ingaggio del bosniaco. Per questo si cercherà un colpo a basso prezzo: i nomi sono i soliti, da Pinilla a Rolando Bianchi (con Mazzarri alla Reggina). Il principale protagonista del mercato dell’Inter anche a gennaio sarà comunque Marco Branca. L’attuale direttore dell’area tecnica è saldo al suo posto, almeno fino a giugno.
In estate infatti si aspetta la prima vera rivoluzione di Thohir, che rivedrà i ruoli dirigenziali. Branca sarà il primo ad essere sotto esame, ma non è certo il suo addio: se da un lato pesano alcuni errori di mercato, dall’altro c’è da tenere conto della riuscita della sua «missione», ovverosia l’abbattimento del monte ingaggi. Potrebbe quindi avere un’ultima possibilità, magari anche su pressione di Moratti.
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