Erano in tanti a pensare che la nuova Inter targata Suning, dovesse per forza ricorrere a cessioni di big sul mercato per investire per i nuovi arrivi. Sin qui però, sono arrivati quattro giocatori, di cui due di assoluto livello come Candreva e Banega e non è andato via alcun pezzo da novanta della rosa. Il merito è tutto della dirigenza nerazzurra che come sottolineato da Tuttosport, è riuscita a ricavare un tesoretto importante grazie a cessioni minori:
mercato nerazzurro
Venti milioni dalla cessioni: così l’Inter trattiene i big. E non è ancora finita qua…
Grande lavoro sin qui in uscita da parte di Ausilio. Sul piede di partenza anche Gnokouri e Dodò
"Nell’estate sulla carta più difficile, quella legata a doppio filo con il passaggio di proprietà e le tagliole imposte dal fair play Uefa, Ausilio è riuscito a raggranellare oltre 20 milioni di plusvalenze tra Laxalt, Biraghi e Juan Jesus, ovvero da due giovani che - per fortuna dell’Inter - si sono messi in luce altrove e un centrale che ormai era quarta scelta nelle gerarchie. Il mosaico però potrebbe presto completarsi con Santon, in Inghilterra per le visite mediche con il West Ham che si concluderanno solo oggi vista la delicatezza del caso. Qualora gli Hammers dovessero alzare bandiera verde, l’Inter incasserebbe 500mila euro per il prestito più 5,9 per il diritto di riscatto. In uscita restano Gnoukouri e Dodò, non a caso entrambi non portati da Mancini a Oslo: per il primo potrebbe essere decisivo l’incontro nella settimana che verrà tra Sebastiani, presidente del Pescara, e Ausilio, mentre Dodò ha mercato e presto troverà asilo senza troppi problemi. Il tutto senza dimenticare operazioni come quella inerente la cessione Popa per cui l’Inter si è assicurata pure il diritto di ricevere il 50% dalla futura rivendita del giocatore".
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