mondiali 2014

GENERAZIONE EURO: Ninis e Fetfatzidis, i geniali folletti ellenici

SOTIRIS NINIS (Grecia) Nato a Himara (Alb) il 3 aprile 1990 – 22 anni Squadra: Panathinaikos-Parma Ruolo: Centrocampista offensivo Nato nel sud dell’Albania in una piccola città sul mare, Sotiris Ninis si trasferisce in Grecia con i genitori...

Lorenzo Roca

SOTIRIS NINIS (Grecia)Nato a Himara (Alb) il 3 aprile 1990 – 22 anniSquadra: Panathinaikos-ParmaRuolo: Centrocampista offensivo

Nato nel sud dell’Albania in una piccola città sul mare, Sotiris Ninis si trasferisce in Grecia con i genitori a 6 anni e sviluppa la sua passione per il calcio formandosi nell’Apollon Smyirni, squadra della capitale greca. Viene subito notato dagli scout del Panathinaikos che nel 2003 lo portano nei “verdi”. Sin dal suo esordio con il Pana avvenuto nel gennaio 2007 contro l’Egaleo si è capito che il ragazzo fosse dotato. Pochi giorni dopo rifiuta la chiamata della Selezione Under 21 albanese, nella speranza di far parte un giorno della Nazionale greca. La stagione 2007-2008 è terribile per Ninis, costellata da infortuni che gli fanno perdere anche la prima squadra. Con l’avvento dell’allenatore olandese Ten Cate al posto del contestato José Peseiro, Ninis diventa fondamentale per la squadra e, all’età di 18 anni e 125 giorni diventa il più giovane capitano della storia del Panathinaikos. Nel 2010 folleggia all’Olimpico in un match di Europa League contro la Roma in cui praticamente da solo spazza via i giallorossi e diventa un obiettivo per molte squadre europee, segnatamente il Manchester United che lo segue da vicino facendogli una corte serrata. A fine 2011 si rompe il legamento crociato del ginocchio ed è costretto a fermarsi per 6 mesi. Di recente il Parma, con una brillantissima operazione di mercato, lo ha acquistato a parametro zero facendogli sottoscrivere un contratto di 5 anni. Il suo valore di mercato è di circa 10 milioni di euro. Con la Nazionale greca debutta nel 2008 contro Cipro e segna subito un gol, diventando a 18 anni e 46 giorni il più giovane marcatore della squadra ellenica. Tutto ciò avviene un anno dopo aver guidato la Grecia alla finale del torneo europeo Under 19 ed essere stato eletto miglior giocatore del torneo. Talentuoso ambidestro, molto dotato tecnicamente, ha la dote dei grandi campioni, quella di riuscire a “spaccare” difese e partite. Minuto di statura, ha una grande propensione offensiva: assist, tiri e dribbilng letali, c’è chi dice sia il naturale erede di Sebastian Giovinco. Presto lo vedremo molto da vicino.

IOANNIS FETFATZIDIS (Grecia)Nato a Drama il 21 dicembre 1990 – 21 anniSquadra: Olympiacos PireoRuolo: Centrocampista offensivo

Fetfa, come viene chiamato in patria, cresce nella tumultuosa e difficile zona della Macedonia orientale. Comincia prestissimo a giocare a calcio, trasferendosi ad Atene e formandosi nelle accademie di Glyfada (dove il padre giocò nelle serie minori del campionato greco) e Sourmena, entrambe situate nella periferia della capitale. Nel 2002 viene notato dallo scout dell’Olympiacos Kostas Arzenis,che vinse la concorrenza di Aek e Panathinaikos e lo porta con sé al Pireo. Fetfatzidis però ha problemi di sviluppo fisico essendo alto solo 1,51 m all’età di 16 anni. All’Olympiacos viene sottoposto a una cura ormonale che lo aiuta a raggiungere la statura definitiva di 1,68. Lanciato definitivamente dall’ultimo allenatore dei biancorossi, Ernesto Valverde, a fine 2009 esordisce nella Serie maggiore greca grazie a Zico. Un anno dopo viene chiamato in Nazionale, ed è schierato contro la Lettonia entrando al posto proprio di Ninis. Il suo contratto con l’Olympiacos, sul quale c’è una clausola rescissoria di 12,5 milioni di euro, scadrà nel 2015.Per descrivere le sue caratteristiche tecniche basterebbe sapere che il suo soprannome è “il Messi greco”. Fetfatzidis è un mancino naturale, agilissimo e in possesso di una tecnica notevole e di un controllo di palla impressionante. Il suo ruolo ideale è quello di attaccante esterno più che di trequartista, perché in quella posizione può sfruttare meglio la sua velocità e l’abilità nel saltare l’uomo. I suoi limiti: utilizza pochissimo il piede destro come tutti i mancini, ha una struttura fisica minuta che certo non aiuta nel calcio di oggi e gli manca ancora la “cattiveria” in fase realizzativa, che se incrementata lo potrebbe far diventare ancor più pericoloso per le difese avversarie. Fetfatzidis ha ampi margini di miglioramento e per ora può essere preso a un prezzo ancora accettabile, ma se dovesse esplodere a Euro 2012…